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<<La migrazione non รจ un’emergenza, 

l’emergenza รจ la nostra incapacitร  di gestire un fenomeno che รจ sempre esistito>>

Lo ha detto Manuela Scigliano, portavoce della โ€œRete 26 febbraioโ€ 

ricevendo a Roma il โ€œPremio Navicella dโ€™Oro 2023 per la solidarietร  e accoglienzaโ€,

 un riconoscimento per continuare a ricordare e chiedere giustizia per le vittime e i superstiti del naufragio di Cutro

Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 un caicco partito dalla Turchia, con a bordo circa 200 persone, si arenรฒ su una secca a poche decine di metri dalla costa di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Nel buio piรน completo e nel gelo del pieno inverno, lโ€™impatto espose lโ€™imbarcazione alla violenza delle onde del mare tra forza 4 e forza 5, rovesciandola e distruggendola. Oltre 100 i morti, tra cui 35 bambini e molte donne. Nei giorni successivi, tra arrivi istituzionali, conferenze stampa e indagini, si infiammarono le polemiche sui tempi di avvistamento e di gestione dei soccorsi, sulle responsabilitร  e le colpe.

Il Festival della letteratura di viaggio ha ricordato questa mattina le vittime e ha incontrato le loro famiglie, i superstiti e i soccorritori presso Villa Celimontana a Roma, durante un appuntamento dal significativo titolo โ€œSOCCORRERE, ACCOGLIEREโ€.

Eโ€™ stato consegnato il Premio Navicella dโ€™Oro 2023 per la solidarietร  e accoglienza alla Rete 26 Febbraio, creatasi con un movimento dal basso nei giorni successivi alla tragedia, rete rappresentata da Manuelita Scigliano. Piรน che un premio, si รจ trattato di โ€œun vero e proprio riconoscimento per continuare a ricordare e chiedere giustiziaโ€ come ha sottolineato Tommaso Giartosio, scrittore, conduttore di Fahrenheit Rai Radio 3, che ha coordinato lโ€™incontro.

<<Lโ€™Italia non รจ nuova a queste tragedie. E noi della Rete 26 Febbraio ci indigniamo anche quando queste tragedie vengono definite โ€œemergenzeโ€. La migrazione non รจ unโ€™emergenza, รจ un fatto che le nostre terre, il Sud in particolare, hanno vissuto da sempre. Anche quello che accade a Lampedusa lo osserviamo da anni – ha dichiarato Manuela Scigliano – Lโ€™emergenza รจ impreparazione, la nostra incapacitร  di gestire un fenomeno che รจ sempre esistito>>.

Allโ€™incontro hanno partecipato Gul Aqa Jamshidi, in rappresentanza delle famiglie dei naufraghi, e Alberta Campitelli, storica dell’arte e dei giardini e museologa, consigliere del Sindaco di Roma Capitale. In memoria, รจ stato piantato un albero nel giardino dellโ€™adiacente Largo Vittime di Tutte le Migrazioni, in collaborazione con i Servizi Giardini e la Sovrintendenza Capitolina. 

In anteprima รจ stato installato un panel con fotografie di Michela Bianchi, proiezioni e testi estratti dal reportage a cura della stessa Michela Bianchi, di Alessandro Butnaru e Mariagrazia Dicorato, un gruppo di giovani collaboratori del Festival della Letteratura di Viaggio, che, seguendo lโ€™invito del claim di questa quattordicesima edizione, proprio nei giorni della manifestazione hanno โ€œcambiato ambienteโ€, mutando luogo e contesto, e cosรฌ stato dโ€™animo e pensieri,  viaggiando verso Cutro, dove hanno incontrato alcuni dei testimoni della tragedia: il medico Orlando Amedeo, il pescatore Vincenzo Luciano e appunto la portavoce di Rete 26 Febbraio, Manuelina Scigliano. Il reportage sarร  pubblicato a novembre sulle pagine del magazine FestBook.  

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