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SACAL : Il giudice si è pronunciato su decine di vertenze, dando ragione ai lavoratori, confermando, l’illegittimità della revoca e l’ingiunzione di pagamento.

Dopo anni di battaglie legali, combattute ad armi impari, con ricatti, minacce, ritorsioni e diffamazioni da parte aziendale, finalmente le aziende sono state condannate al ripristino e al pagamento dell’indennità ingiustamente e indebitamente abolita nell’anno 2019 con un atto unilaterale e senza alcun preavviso.

Coraggiosi perché, dopo lo sciopero indetto dalla nostra sigla sindacale USB nel mese di Giugno 2019 (unica sigla ad indire stato di agitazione e sciopero dei lavoratori tutti), malgrado “l’assenteismo” e la “distrazione” delle altre sigle sindacali, i lavoratori hanno deciso di agire legalmente contro le aziende ed il loro management.

Lo stesso management che si è reso responsabile di un licenziamento di un dipendente e ora condannata al suo reintegro;

Lo stesso management, in continuità con quello precedente, che ha fatto scadere i fondi per la nuova aerostazione, per poi realizzare un tendone stile “October Fest” per aumentare la capacità della aerostazione, con un elevato costo di locazione annuale, senza tener conto della mancanza di confort e dei disagi che tale soluzione comporta per i passeggeri;

Lo stesso management che vanta un presidente part-time (partenza Venerdì, rientro Martedi) con uno stipendio di 250.000 annui e che vanta la promozione di soli due voli per destinazioni che guarda caso sono quelle delle proprie destinazioni principali e di provenienza;

Lo stesso management che è riuscito a far precipitare la gestione dei turni di lavoro indietro di decenni;

Lo stesso management che ha illuso lavoratori con promesse di adeguamento contrattuale per mansioni superiori svolte (facenti funzione CSR) e che ha dimenticato completamente lavoratori di alcuni settori (Officina);

Lo stesso management che ha centellinato la stabilizzazione di personale stagionale contravvenendo ad accordi precedentemente sottoscritti, generando confusione, timori ed incertezze sul prosieguo delle stabilizzazioni, sui criteri e sulla tempistica;

Lo stesso management che ha lasciato a casa quest’estate propri lavoratori stagionali (lavoratori settore PRM) per assumere lavoratori di una ditta esterna e concorrente;

Complimenti alla classe politica per i management che ogni volta rifila ai lavoratori …. alti profili dalle competenze professionali e curriculum eccellenti .., ma che ogni volta lasciano il segno in negativo sulla pelle dei lavoratori e delle aziende.

Aspettiamo ora quindi la comunicazione aziendale del ripristino retroattivo di tale indennità e l’immediata liquidazione del dovuto fino alle spettanze di quest’anno, così da

UNIONE SINDACALE DI BASE Federazione Regionale Calabria Lavoro Privato

Federazione Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato

Via Mario Greco, n. 132 – 88100 Catanzaro ( tel. 331 577 2939 – * calabria@usb.it ¿ www.calabria.usb.it

evitare lungaggini burocratiche ed un ulteriore aggravio di costi dovuti a spese legali, interessi, ecc. ecc.

Crediamo doveroso sollecitare l’impegno di tutti gli “attori” a farsi carico dei propri doveri istituzionali, legali, politici, amministrativi e morali, per fronteggiare nel migliore modo possibile questo delicato e confusionario momento, dove non dobbiamo dimenticare che le aziende sono fatte dai lavoratori e dalle loro famiglie…il loro benessere e la loro stabilità deve essere obiettivo unico di tutte le forze politiche/sociali/sindacali e ora purtroppo anche private…

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