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Successo per il BELLA BASILICATA FILM FESTIVAL – XVII EDIZIONE

Protagonista il 26 novembre come Ambasciatrice di legalità contro le violenze sulle donne e contro il femminicidio, Caterina Villirillo, madre coraggio e presidente dell’associazione Libere Donne di Crotone, che ha ricordato Lea Garofalo, prima della proiezione del film “Lea” di Marco Tullio Giordana.

Roma. 29 novembre 2022

Grande successo di pubblico e di critica per il Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione (www.bellabasilicaatfilmfestival.com), svoltosi il 24, 25 e 26 novembre scorsi, nel Cine Teatro Periz, a Bella (PZ), in Basilicata. Il tema su cui si è incentrato il Festival 2022 è stato “La violenza contro le donne tra racconti e visioni”, in occasione delle celebrazioni della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Il Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione è stato organizzato, promosso e realizzato dall’Amministrazione Comunale di Bella (PZ), con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, dell’APT (Azienda di Promozione Turistica) lucana, dell’UPI (Unione Province Italiane) di Basilicata e dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di Basilicata. A volere fortemente la realizzazione del Festival 2022 sono stati: Leonado Sabato, Sindaco Città di Bella, Angela Carlucci, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Bella, Giacomo Martini, direttore artistico del Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione. La diciassettesima edizione del Bella Basilicata Film Festival 2022 ha riscosso plauso e consensi con la presenza di un pubblico numeroso durante le tre serate di proiezione dei film in programmazione e con la partecipazione di numerose associazioni locali e di rappresentanti istituzionali dei paesi limitrofi a Bella, tra cui il sindaco di Picerno e assessori di Castelgrande e Muro Lucano. Il tema fondante “La violenza contro le donne tra racconti e visioni” del Festival 2022 ha fatto riflettere ed anche commuovere determinando azioni concrete socio-culturali che continueranno anche dopo i tre giorni della kermesse cinematografica per volere dell’amministrazione comunale bellese. I temi della violenza contro le donne e del femminicidio sono stati indagati con la proposizione di tre film ad hoc, di autori e registi anche giovani, rivolgendosi, come da tradizione per il Bella Basilicata Film Festival, soprattutto ai ragazzi delle scuole bellesi e lucane per avvicinarli al cinema ed ai suoi contenuti sociali con scopi educativi e pedagogici. Il 24 novembre è stato proiettato il film “L’arminuta” di Giuseppe Bonito (2021) alla presenza del regista; il 25 novembre è stato proposto il film “Credo in un solo padre” di Luca Guardabascio (2020) alla presenza del regista. Il 26 novembre è stato proiettato il film “Lea” di Marco Tullio Giordana, (2015) con la testimonianza commuovente e forte di Caterina Villirillo, madre coraggio e presidente dell’associazione Libere Donne di Crotone. L’associazione Libere Donne ha come presidente onorario Marisa Garofalo, sorella di Lea, vittima eclatante di femmicidio, storia protagonista del film omonimo. Caterina Villirillo che ha scelto di far diventare Lea Garofalo il simbolo della sua associazione facendo realizzare a mano, con scopi lavorativi, la bambola Lea alle oltre 200 donne vittime di violenza, tratta e prostituzione che aiuta ogni giorno nella provincia di Crotone. Caterina è madre coraggio perchè le hanno ammazzato il figlio Giuseppe nel 2018 che, per salvare la madre, è stato vittima di omicidio di ‘ndrangheta avendo Caterina fatto chiudere alcune case di prostituzione gestite da cosche mafiose crotonesi. Prima della proiezione del film “Lea” Caterina Villirillo ha affermato: “Ringrazio il Comune di Bella e Mariangela Petruzzelli per avermi invitato al festival e sono onoarata di prendervi parte. Qui a Bella mi hanno definito ambasciatrice di legalità e di pace e conta esserlo proprio in questi momenti culturali e civili determinanti per un decisivo cambiamento. Il 16 novembre in Cassazione hanno confermato l’ergastolo per l’omicida di mio figlio Giuseppe, il suo sacrificio è per me e per l’associazione Libere Donne un simbolo di rinascita forte e per sempre al fine di lasciare un messaggio di speranza e di educazione al rispetto per i giovani di oggi anche in Basilicata. Anche Lea Garofalo è un simbolo di lotta e memoria contro le violenze ed il femminicidio per tutte le donne non solo calabresi…io sono ancora viva dopo l’attentato omicida di mio figlio..Lea è morta! Ho il dovere di restare viva per raccontare la sua storia e quella di mio figlio al mondo intero.Con Libere Donne in venti anni di attività abbiamo aiutato circa 5000 donne a rinascere dalal violenze! Questo devo dirlo soprattutto ai ragazzi con cui ho parlato anche a Bella di violenza contro le donne e contro le mafie a favore della legalità. Ai ragazzi bellesi ho detto che sono loro i colori più belli per dipingere il quadro della loro vita e che con il loro esempio possono rieducate la società civile tutta perchè sono loro il futuro ed il cambiamento dovendo loro diventare uomini e donne che fanno la differenza, in un modo violento !”. Il 26 novembre pomeriggio la Villirillo ha portato la sua importante testimonianza incontrando i ragazzi della comunità bellese nell’Oratorio parrocchiale, in Largo Don Bosco a Bella, riscuotendo una calorosa accoglienza da parte del giovane pubblico con la concreta volontà, da parte delle istituzioni politiche e sociali bellessi, di voler attivare in futuro percosri formativi e pedagogici sul valore della legalità e contro le violenze facendo ritornare Caterina a Bella. Sull’esito positivo del festival, il Sindaco di Bella, Leonardo Sabato ha affermato: L’edizione del Festival 2022, seppur ridotta rispetto agli anni passati, è riuscita molto bene perchè frutto di un lavoro di squadra serio ed entusiasta su un tema molto importante che è la violenza sulle donne. Ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato. E’ stato fondamentale dare vita ancora una volta a Bella, borgo piccolo ed accogliente, ad un’iniziativa nazionale come questo festival per animare su temi fortemente sociali, educativi e culturali tutta la Valle del Marmo Platano Melandro lucana, zona interna ma che si apre al mondo grazie alla cultura del cinema e della legalità coinvolgendo tutti, dalle scuole alla comunità, dalle associazioni alle istituzioni politiche di tutto questo territorio. Abbiamo deciso di investire importanti risorse comunali usando anche gli strumenti del PNRR per potenziare l’offerta culturale a Bella realizzando nel 2023 il Festival anche in estate e digitalizzando la sala cinematografica Periz”. Angela Carlucci, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Bella, ha evidenziato: “Da amministratore donna e con le altre mie colleghe in Comune abbiamo deciso di dedicare il festival al tema sulla violenza contro le donne essendo, prima di tutto un dovere di civiltà sociale. Ringrazio vivamente tutti coloro che vi hanno lavorato rimanendo molto contenta per i risultati di confronto e crescita sociali ottenuti soprattutto con i ragazzi di Bella e le loro famiglie durante gli incontri di riflessione sul tema della violenza di genere con scopi pedagogici ed educativi e di valore della legalità, momenti realizzati da Mariangela Petruzzelli e da Caterina Villirillo che hanno portato le loro testimonianze. Continueremo con loro anche in futuro per dare vita a percorsi didattici e formativi a scuola essendo più che mai necessari per debellare i problemi fortemente presenti di violenza di genere, soprattutto verbale, al fine di educare al rispetto di tutti”. Giacomo Martini, direttore artistico storico del festival, a consuntivo, ha evidenziato: “Incentrare il festival 2022 sul tema violenza contro le donne è stato determinante poiché oggi i casi di violenza, di bullismo, di ermarginazione sono all’ordine del giorno. Il Bella Basilicata Film Festival ha sempre indagato i problemi delle mafie, della legalità, dei diritti civili presentando negli anni film di indagine, ricerca e denuncia soprattutto sul Sud d’Italia. L’edizione 2022 del festival è andata benissimo con la scelta di tre film molto belli ed eloquenti che hanno indagato tre forme diverse di violenza contro le donne. Plaudo all’amministrazione comunale per averci creduto ancora volendo investire risorse anche per la digitalizzazione della sala cinematografica Periz”. Il 25 novembre vi è anche stato un incontro con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Bella con relatore Mariangela Petruzzelli, giornalista internazionale, presidente dell’associazione Miss Chef e capo dipartimento Pari Opportunità CIM-Confederazione Italiani nel Mondo che ha tenuto la relazione dal titolo: “Dal sacrificio delle sorelle Mirabal alla rinascita oggi delle Donne contro le violenze Azioni e Proposte”. La relazione ha suscitato nei ragazzi bellesi molto interesse facendo emergere problematiche di violenza verbale e di comporatmento non solo a scuola ma anche nella vita a casa e in strada dei ragazzi. In tale ottica si darà vita, con l’egida del Comuen di Bella e delle sue istituzioni scolastiche, alla prosecuzione di un percorso formativo sul tema violenza di genere e femminicidio condotto dalla Petruzzelli con le insegnanti anche tramite l’azione culturale del giornalismo a scuola e con l’ approfondimento di studio sui temi come convenzione di Istanbul, revenge porn, codice rosso e numero contro le violenze 1522, ancora poco conosciuti ai ragazzi bellesi. A conclusione del festival, Mariangela Petruzzelli ha evidenziato: “Sono onorata di essere tornare in veste di ufficio stampa nazionale e relatore del festival di Bella dopo averne curato la comunicazione nella sua prima edizione e soprattutto perchè è stato incentrato sul tema della violenza contro le donne. Mi occupo da anni di violenza sulle donne in veste di giornalista d’inchiesta e come presidente dell’associazione Miss Chef lavorando all’inserimento delle donne vittime grazie alle politiche del lavoro in campo agroalimentare, turistico e culturale. Collaboro con Minou Mirabal, ex ministro di giustizia a Santo Domingo e figlia di Minerva una delle sorelle Mirabal, simbolo della giornata mondiale contro le violenze sulle donne che furono uccise dal despota del tempo proprio il 25 novembre 1960; lavoro su progetti internazionali di cooperazione e formazione con ONU e FAO contro la tratta e l’emersione delle donne anche africane e per il valore delle pari opportunità con la CIM-Confederazione Italiani nel Mondo. La partecipazione al Bella Basilicata Film Festival 2022 dell’amica tenace Caterina Villirillo è stata molto eloquente e necessaria soprattutto per scardinare timori e tabu tra i ragazzi contro le violenze e le emarginazioni che sempre più spesso li vedono purtroppo protagonisti. Le associazioni Libere Donne e Miss Chef sono partner da 11 anni essendo unite per la lotta alla criminalità organizzata e alla violenza di genere divulgando la conoscenza della bambola Lea, realizzata dalle “libere donne” con la sartoria sociale e dando vita insieme all’accademia sociale di cucina Miss Chef con il Ministero italiano delle Pari Opportunità e la commissione contro il femminicidio al Senato”. Il Bella Basilicata Film Festival 2022 si chiude con successo per i contenuti fortemente sociali e pedagogici trasmessi soprattutto ai giovani ed ai ragazzi lucani con la volontà concreta di dare vita ad altre azioni di formarzione contro la violenza di genere, l’illegalità e le mafie e per essere stato divulgato, come prodotto socio-culturale e di marketing territoriale importante, sia a New York-Usa grazie all’ICN-Radio, radio ufficiale del noto quotidiano italo-americano America Oggi che in Senegal, dove Amy Badiane, imprenditrice di Dakar, rappresentante diplomatica impegnata contro la violenza sulle donne africane, ha comunicato a Mariangela Petruzzelli di voler attivare un gemellaggio tra il Bella Basilicata Film Festival ed il Festival Cinematografico Internazionale Francofono senegaliano

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