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L’ Arlecchino scultura di Severini trova casa al MAB di Cosenza

L’Arlecchino di Gino Severini, scultura cubo-futurista di uno massimi artisti italiani del ‘900, amico di Umberto Boccioni e allievo di Giacomo Balla, ha trovato casa. E quale collocazione migliore dell’atrio del Teatro Rendano? L’opera, che appartiene alla collezione del MAB, il Museo all’aperto Bilotti di Cosenza, ideato dai mecenati Carlo ed Enzo Bilotti ed implementato con ulteriori donazioni a favore dell’Amministrazione comunale da Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, nipote del primo e figlio del secondo, รจ stata inaugurata alla presenza del Sindaco Franz Caruso, dello stesso Roberto Bilotti e dell’imprenditore Sergio Mazzuca, titolare dell’azienda โ€œScintille Montesantoโ€ cui si deve l’atto di generositร  della collocazione della scultura, insieme al brand DonnaOro che ne ha curato lโ€™installazione. Con l’Arlecchino, frutto della donazione di Roberto Bilotti e di Romana Severini, figlia dell’artista, per la prima volta un’opera del Mab trova casa fuori dal museo en plein air dell’isola pedonale, ma a giustificarne la collocazione nell’atrio del teatro di tradizione cosentino รจ la delicatezza dei materiali da cui รจ composta, in terracotta policroma.

Alla cerimonia di inaugurazione, introdotta dalla funzionaria del settore Cultura del Comune, Annarita Callari – non ha fatto mancare la sua presenza il Sindaco Franz Caruso. โ€œTutto nasce โ€“ ha detto il primo cittadino – dalla volontร  di Roberto Bilotti di continuare a posizionare nella nostra cittร  nuovi capolavori che andranno ad accrescere la preziosa collezione del MAB. Noi abbiamo due grandi tesori โ€“ ha aggiunto Franz Caruso -. Uno รจ il centro storico, dove ci sono tante ricchezze, dal Castello, al Duomo, a Villa Rendano a Palazzo Arnone, che oggi contemplano un ulteriore tesoro, questa scultura di Gino Severini che la famiglia Bilotti ha voluto donare ancora una volta alla nostra cittร . L’altra ricchezza รจ il MAB che sorge al centro della nostra cittร  e che dobbiamo cercare di valorizzareโ€. A questo proposito il Sindaco Franz Caruso ha precisato di voler calendarizzare una serie di incontri con Roberto Bilotti, finalizzati a mettere a punto un programma che vada in questa direzione. โ€œL’obiettivo โ€“ ha detto ancora Franz Caruso โ€“ รจ quello di assegnare al MAB una funzione diversa rispetto a quella che ha avuto finora. Abbiamo in mente di valorizzarlo ulteriormente perchรฉ abbiamo la necessitร  di porre i nostri tesori al servizio non solo della cittร , ma di un territorio molto piรน vasto che va oltre l’area urbana. Sia al centro storico che al Mab va assegnato โ€“ ha proseguito il Sindaco -un protagonismo attivo per far sรฌ che diventino vettori dello sviluppo e della crescita del nostro territorio che ha nel turismo l’elemento fondamentale. Ed รจ soprattutto il turismo culturale, a nostro avviso, che puรฒ movimentare questa attrattivitร โ€. Quindi Franz Caruso ha ricordato la possibilitร  immediata di investire sul centro storico. โ€œUna circostanza che โ€“ ha aggiunto il primo cittadino – si verificherร  da qui a poco con l’apertura dei cantieri del CIS e di Agenda Urbana. Nei prossimi giorni sarร  dato corso alle gare e alla loro aggiudicazione e poi apriranno i cantieri, per cui il centro storico vivrร  una nuova vita. Con questi presupposti Cosenza aumenterร  la sua attrattivitร  per un interesse artistico-culturale che veda al centro dello sviluppo la cittร  capoluogo, ma che possa anche unire tutte le bellezze storiche, architettoniche, culturali e ambientali che il nostro territorio possiede. Disponiamo di questi patrimoni, ma dobbiamo anche saperli preservare perchรฉ, purtroppo, sono spesso soggetti ad atti vandalici. Siamo soddisfatti di come รจ andata la notte di Capodanno perchรฉ abbiamo protetto le opere d’arte del MAB e non abbiamo registrato danni. Da tutti c’รจ stato un atteggiamento improntato al massimo rispetto. Dobbiamo continuare su questa strada โ€“ ha detto ancora Franz Caruso – e soprattutto perseguire l’obiettivo della loro valorizzazione e della loro promozione, facendo conoscere questo patrimonioโ€. Il Sindaco ha definito l’Arlecchino di Severini โ€œun’opera bellissima che abbiamo portato nel cuore del centro storico in quella che รจ l’opera monumentale piรน significativa della storia della nostra cittร  che รจ il Teatro Rendano. Credo che andando avanti cosรฌ riusciremo a sistemare anche le altre opere che sono state donate alla cittร  e che sono in attesa di essere posizionate, attendendo un ulteriore atto di generositร  come quello che per Arlecchino ha avuto Sergio Mazzuca che รจ uno dei benefattori di Cosenza. Non รจ un gesto isolato il suo, perchรฉ in tante altre occasioni ha dimostrato un forte attaccamento alla cittร  alla quale non ha mai fatto mancare la sua solidarietร . Abbiamo tante difficoltร , ma con l’aiuto dei cittadini che amano Cosenza, come Sergio Mazzuca, riusciremo a fare qualcosa di ancora piรน significativo per la nostra comunitร โ€. La cerimonia di inaugurazione ha poi registrato gli interventi di Roberto Bilotti che nel dare la sua immediata disponibilitร  a collocare anche le altre opere, ha ricordato come, tra queste, vi sia il trittico in bronzo “Danseuse”, tre passi di danza, sempre di Gino Severini, e l’imprenditore Sergio Mazzuca. L’Amministrazione chiama e noi rispondiamo โ€“ ha detto Mazzuca – perchรฉ lo merita la cittร  , lo meritano i cosentini ed i calabresi. L’impegno da parte della mia famiglia e della mia azienda non รจ altro che restituire una parte di quello che la cittร  dร  a noi quotidianamente. Sono un amante dell’arte e del bello e spero che prossimamente avremo la possibilitร  di collocare anche le altre opere e io ho giร  preso un impegno in questo senso con l’Amministrazione comunaleโ€. Nel corso della serata un ringraziamento particolare รจ stato rivolto all’architetto Giuseppe Bruno, dirigente del settore Cultura, e all’architetto Amedeo Lico che ha progettato la base neutra e trasparente che esalta la dinamicitร  dell’Arlecchino di Severini e che dal 2011 cura la progettazione e l’allestimento delle sculture del MAB.Autore: Giuseppe Di Donna

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