Cronaca

Confisca di oltre 2 milioni di euro a Pasquale Caridi: indagine su una presunta truffa finanziaria

Reggio Calabria — La Guardia di Finanza, su impulso della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha disposto la confisca di beni per un valore complessivo superiore a 2 milioni di euro nei confronti di Pasquale Caridi, sospettato di aver orchestrato un sistema di frodi nel settore degli investimenti. Tra i beni sottoposti a sequestro figurano preziosi e polizze assicurative che gli investigatori ritengono frutto di operazioni illecite.

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Secondo gli accertamenti degli inquirenti, Caridi si presentava come promotore finanziario e proponeva a numerosi risparmiatori opportunità di investimento che, a loro dire, si sono rivelate fittizie. Le indagini avrebbero portato alla luce modalità ripetute di raccolta di denaro, consistenti in offerte ingannevoli e nella commercializzazione di strumenti finanziari inesistenti o contraffatti, con gravi danni per le persone coinvolte.

Le ipotesi di reato contestate includono la gestione abusiva del risparmio, per aver raccolto fondi senza le necessarie autorizzazioni; la vendita di prodotti finanziari contraffatti; l’autoriciclaggio, ovvero il reinvestimento o la dissimulazione di proventi d’illecito; e l’impiego di beni di provenienza illecita. Tali accuse delineano, secondo la procura, un quadro di attività criminale organizzata finalizzata all’appropriazione illecita di risorse economiche.

L’operazione è il risultato di un’articolata attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza, che ha raccolto elementi probatori mirati a dimostrare l’origine illecita dei patrimoni individuati. Le misure cautelari patrimoniali rappresentano una tappa importante per impedire la dispersione o la ricollocazione dei proventi sospetti e per tutelare le potenziali vittime della frode.

Le autorità giudiziarie sottolineano come l’intervento rientri in una più ampia azione di contrasto alle pratiche fraudolente nel campo degli investimenti, con l’obiettivo di preservare la trasparenza e la tutela dei risparmiatori. Le indagini, e gli eventuali sviluppi giudiziari, proseguiranno per chiarire compiutamente ruoli, dinamiche e responsabilità connesse al caso.

La vicenda richiama l’attenzione sulla necessità di verifiche e cautele da parte di chi intende destinare risorse a prodotti finanziari: controlli sulla legittimità degli intermediari e diffidenza verso proposte dagli elevati rendimenti apparenti restano strumenti chiave per ridurre il rischio di raggiri.

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