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I NAS hanno effettuato una ispezione presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza, con particolare attenzione al Pronto Soccorso.

Nella giornata di ieri e di oggi i NAS(Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri) hanno effettuato una ispezione presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza, con particolare attenzione al Pronto Soccorso di detto Ospedale.

L’ispezione, che ci risulta essere stata particolarmente accurata, non ha potuto fare a meno di verificare quanto denunciato dal SUL, sostanzialmente inascoltato per due anni dalle Amministrazioni commissariali che si sono succedute:

1. Vi è un evidente carenza di personale pari almeno al 50% della forza lavoro necessaria a garantire un servizio efficiente ed efficace. Le Amministrazioni hanno evitato accuratamente quanto proposto da tempo immemore dal SUL, ossia di spostare al Pronto Soccorso, anche provvisoriamente, personale da reparti a minor impatto per far fronte alle emergenze;

2. Le problematiche logistiche sono altrettanto evidenti sia per il posizionamento del Triage che per le molteplici, inutili, pericolose aperture per l’ingresso e l’uscita dal Pronto Soccorso, non adeguatamente sorvegliate dal personale di vigilanza, anch’esso in palese deficit numerico;

3. Non è garantita la sicurezza del personale, dei pazienti e dei loro familiari, delle attrezzature e delle forniture mediche che risultano alla mercé di chiunque, con il forte rischio, che si verifica quasi quotidianamente, di subire violenze fisiche e danneggiamenti ai beni della struttura. Il SUL ha presentato una relazione tecnica a riguardo con proposte risolutive ed a basso impatto di spesa, che non sono state prese in considerazione dai vertici aziendali;

4. al Pronto Soccorso (nelle sale, nei corridoi ed in Triage) stazionano pazienti affetti dal virus Sars-Cov2, non in fase di passaggio, come sarebbe per certi versi inevitabile con questa organizzazione logistica e del lavoro, ma successivamente all’accertamento del contagio. Ciò determina un gravissimo problema di possibile moltiplicazione dei contagi su persone affette da altre patologie e con rischi crescenti per il personale sanitario di quella struttura.

Il SUL comprende benissimo che il Pronto Soccorso non possa essere chiuso e che debba continuare a funzionare. Tuttavia ci aspettiamo che questa ispezione dia prescrizioni precise e categoriche perché l’Amministrazione intervenga, finalmente, almeno a dare le soluzioni idonee, in fase d’emergenza e di nuova insorgenza della pandemia.

Il SUL invita il Presidente della Giunta Regionale Calabria, nonché Commissario alla Sanità calabrese, a fare in modo che i problemi segnalati siano risolti nell’interesse del personale sanitario, dei pazienti e della collettività cosentina.

Segretario Generale Regionale SUL/Calabria Aldo Libri

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