L’Università Mediterranea di Reggio Calabria Brilla nella Ricerca Scientifica
L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha recentemente festeggiato la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025, un evento che coincide con il ventennale della prima carta europea dedicata ai ricercatori. Questo momento di celebrazione si arricchisce di un importante riconoscimento che evidenzia l’impegno della comunità scientifica dell’ateneo nel campo della ricerca.
Anche quest’anno, la prestigiosa graduatoria redatta dal team di analisti della Stanford University, che analizza i dati bibliometrici provenienti dal database Elsevier/Scopus, ha confermato la presenza di numerosi studiosi, docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea tra i più citati a livello globale. In particolare, diversi membri dell’ateneo si sono posizionati nel percentile del 2% dei ricercatori più citati nei rispettivi settori di ricerca.
Il ranking 2024 include ben 19 docenti attivi nelle aree STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) ed Economiche, tra cui spiccano nomi quali Orlando Campolo, Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo e Leonardo Schena, solo per citarne alcuni. Inoltre, nella classifica per carriera figurano illustri nomi come Giuseppe Araniti, Felice Arena e Paolo Boccotti, che testimoniano l’importante contributo della Mediterranea alla ricerca scientifica.
Il Rettore Giuseppe Zimbalatti ha messo in evidenza come questi riconoscimenti rappresentino una chiara attestazione dell’eccellenza del sistema di ricerca dell’Università. Ha inoltre sottolineato il ruolo fondamentale dei laboratori scientifici e dei centri di studio, che non solo favoriscono la crescita di giovani ricercatori, ma anche la valorizzazione della ricerca nelle attività didattiche, come dimostrano i continui trend di crescita delle iscrizioni ai corsi di studio.
Il Prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, Massimo Lauria, ha evidenziato l’importanza delle risorse derivate dai progetti PNRR e PRIN, che stanno sostenendo azioni di ricerca innovative. La conclusione di tali progetti, prevista per la prossima primavera, promette di generare risultati significativi, contribuendo così a rafforzare il prestigio dell’Università Mediterranea nel panorama scientifico nazionale e internazionale, e a migliorare i parametri di valutazione della qualità della ricerca da parte delle agenzie ministeriali.

