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CONTROLLI AMBIENTALI – SEQUESTRATOCANTIERE NAUTICO ABUSIVO

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A seguito di una pianificata attività di ispezione e verifica, operata
congiuntamente dal personale militare della Capitaneria di Porto di Crotone
e dal personale della Divisione Amministrativa – PASI della Questura di
Crotone, presso una località ricadente nel Comune di Rocca di Neto (KR)
veniva accertata l’esistenza di un cantiere nautico totalmente abusivo,
realizzato su un terreno catastalmente identificato come agrario. All’atto del
controllo il predetto cantiere risultava sprovvisto di qualsivoglia autorizzazione
ambientale ed amministrativa nonché veniva rilevata la gestione illecita dei
rifiuti ivi prodotti. Invero, all’interno dell’area venivano rinvenuti rifiuti speciali
pericolosi e non, in stato di abbandono, a diretto contatto col suolo, in un
territorio ricadente fra le zone di protezione speciale previste dalla rete
“Natura 2000” della direttiva habitat comunitaria.
Per quanto sopra, si procedeva al deferimento all’Autorità Giudiziaria
competente del proprietario del terreno e del titolare del cantiere nautico,
procedendo al contempo alla chiusura dell’attività illecitamente realizzata e
ponendo sotto sequestro l’intera area di circa mq. 4.800.
In aggiunta a quanto sopra veniva effettuata la segnalazione all’ufficio
competente dell’Ispettorato del Lavoro per la presenza di due dipendenti non
regolarmente assunti e per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza
sui luoghi di lavoro.
A carico dei proprietari delle unità da diporto oggetto di lavorazione sono
state comminate sanzioni amministrativa da 102,00 euro per ciascun mezzo,
per aver effettuato le manutenzioni presso un soggetto sprovvisto del titolo
abilitativo previsto dalla legge (art. 1182 C.N.).
Nel corso di un’ulteriore attività accertativa, esperita invece nel Comune
di Crotone, presso un cantiere nautico, si procedeva al deferimento
all’Autorità Giudiziaria competente del titolare dell’impresa, il quale svolgeva
detta attività senza le previste autorizzazioni ambientali allo scarico delle
acque reflue industriali ed alle emissioni in atmosfera. Anche in tale caso
veniva accertata la gestione illecita dei rifiuti prodotti dal cantiere nautico. Per
le tre citate contravvenzioni, si procedeva ad impartire altrettante prescrizioni
ambientali.

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