Cronaca

Aggressione al Pronto Soccorso di Lamezia: la Cgil Area Vasta chiede maggiore protezione e personale. Basta violenza contro chi cura.

CATANZARO – 26 APRILE 2025. L’ennesimo atto di violenza ai danni degli operatori sanitari del Pronto Soccorso di Lamezia Terme riaccende il dibattito e la preoccupazione riguardo alla mancanza di sicurezza in cui medici e infermieri operano quotidianamente per garantire il diritto alla salute e alla cura.

Pubblicità

Il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, insieme al segretario della Fp Cgil Area Vasta, Franco Grillo, esprime solidarietà a tutto il personale medico, infermieristico e socio-sanitario del Pronto Soccorso di Lamezia Terme, richiedendo una riflessione approfondita sulle attuali condizioni di lavoro nei reparti di emergenza.

«Non possiamo continuare a considerare episodi di violenza come eventi inevitabili – affermano Scalese e Grillo –. È fondamentale adottare misure decisive per affrontare le criticità che alimentano un clima di insicurezza, a partire dalla grave carenza di personale infermieristico e socio-sanitario, che espone i lavoratori a rischi e pressioni aggiuntive».

La Cgil Area Vasta sottolinea l’importanza di un sistema di protezione efficace, continuo e adeguato per il Pronto Soccorso di Lamezia, in grado di prevenire situazioni pericolose, piuttosto che limitarsi a intervenire solo dopo che si è verificato il danno.

«Questi eventi – proseguono – sminuiscono l’impegno quotidiano di chi, con dedizione e competenza, risponde ai bisogni di salute della comunità. È inaccettabile che un luogo simbolo di cura e speranza diventi teatro di violenza. Non sono sufficienti misure temporanee: è necessario un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza e nell’organizzazione del lavoro nei presidi di emergenza».

Infine, la Cgil Area Vasta ribadisce l’urgenza di avviare un dialogo immediato con la direzione dell’Asp di Catanzaro: «È indispensabile un investimento serio in risorse umane, tecnologiche e di sicurezza, poiché garantire la serenità di chi lavora è un dovere nei confronti di tutti i cittadini che chiedono salute e dignità».

Pubblicità