Politica

Il Primo Maggio 2025 alla Montagnella di Carfizzi: Un Evento di Memoria e Impegno Sociale

Il Primo Maggio 2025, celebrato alla Montagnella di Carfizzi, si è rivelato un’importante fusione di memoria storica e rivendicazioni attuali, consolidandosi come un appuntamento emblematico per la comunità locale.

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## Commemorazione e Contesto

L’evento, giunto alla **107ª edizione**, si è svolto in un suggestivo ambiente ricco di **boschi di quercia e uliveti**, in un luogo di significativa rilevanza sociale e paesaggistica, noto per la vista panoramica sul mare[3]. La scelta di questo sito ha richiamato le tradizioni delle lotte contadine e l’impegno per i diritti dei lavoratori[4].

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## Partecipanti e Interventi Istituzionali

Organizzato dalla **Cisl Magna Grecia**, l’evento ha visto la partecipazione del segretario **Daniele Gualtieri**, insieme a delegati sindacali e amministratori locali. Il programma ha previsto:  

– **Ore 9:30**: raduno in **piazza Pasquale Tassone**, seguito da una **sfilata simbolica** verso la Montagnella[1][4]  

– **Talk tematico** incentrato sul lavoro, con particolare attenzione alla sicurezza e dignità, durante il quale Gualtieri ha affermato: «*Dobbiamo costruire un sistema che unisca protezione sociale e innovazione*»[5]  

– **Commemorazione dei caduti sul lavoro**, con letture di testimonianze storiche legate alle battaglie sindacali in Calabria[4].  

## Attività Collaterali

L’evento ha integrato impegno sociale e momenti di aggregazione:  

– **Pranzo comunitario** con prodotti locali, curato dalle cooperative agricole del Crotonese[2]  

– **Esposizione fotografica** dedicata alle edizioni storiche del Primo Maggio alla Montagnella[3]  

– **Interventi musicali** di gruppi folkloristici che hanno eseguito canti della tradizione operaia[2].  

## Dichiarazioni Chiave

**Rosaria Greco**, segretaria Cisl dell’area Krotonese, ha dichiarato durante il comizio:  

«*Questa Montagnella non è solo un luogo fisico, ma un presidio di resistenza culturale. Qui rinnoviamo il patto tra generazioni per un lavoro che non uccide*»[4][5].  

L’evento si è concluso con un **documento programmatico** che richiede alle istituzioni:  

1. Potenziamento dei controlli sulla sicurezza lavorativa  

2. Investimenti nella formazione professionale per i giovani  

3. Tutela del paesaggio come bene comune[1][5].  

Questa manifestazione ha dimostrato come le celebrazioni del Primo Maggio possano armonizzare radicamento territoriale e una visione globale, mantenendo viva la memoria delle lotte passate mentre si progettano le sfide future.