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In tour in vespa per la pace e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, Mauro Tresoldi a Catanzaro incontra il Comitato provinciale Unicef

Ha fatto tappa a Catanzaro, nei giorni scorsi, un tour davvero speciale perché porta in giro per l’Italia – su una vespa – un messaggio di pace e di attenzione per i più piccoli. Da Lodi alla Sicilia, per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Mauro Tresoldi, volontario di Unicef Lombardia, da anni compie pellegrinaggi in solitaria, a bordo della sua “Chicca”, una Vespa px 125 del 1985. Quest’anno si fa promotore di un messaggio di pace e solidarietà, con particolare attenzione alle bambine e ai bambini coinvolti nel conflitto in Ucraina. A bordo della sua vespa Mauro porta un passeggero d’eccezione: la Pigotta, la bambola di pezza divenuta il simbolo dell’Unicef per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.

Lunedì pomeriggio – nel Parco delle Giovani Idee al Parco della Biodiversità – ha incontrato il Comitato provinciale Unicef di Catanzaro, guidato dal presidente Costantino Mustari, che ha portato il saluto del presidente del Comitato regionale, Giuseppe Raiola.

“Mauro Tresoldi ha ricevuto la Pigotta che porta con sé un messaggio di pace legato al braccio da un nastrino – spiega il presidente del Comitato Unicef Calabria, Raiola -. Ad ogni tappa, infatti, viene consegnata ai volontari del Comitato Provinciale per l’Unicef che troverà ad accoglierlo la Pigotta e ne riceverà in cambio un’altra portatrice di un nuovo messaggio, come fosse una staffetta. Rappresenta un abbraccio ideale all’insegna della pace e dell’attenzione al benessere psicofisico dei più piccoli che è la nostra priorità. E noi siamo orgogliosamente parte di questa catena di solidarietà”.

La Pigotta di Catanzaro è poi arrivata alla  tappa successiva di Catania. I messaggi delle Pigotte verranno raccolti da Mauro, che li custodirà fino al termine del viaggio per poi creare un mosaico complessivo che verrà condiviso con tutti i soggetti coinvolti. Presente anche una delegazione di mamme e bambine ucraine, ospiti della nostra città

“L’iniziativa di questo tour è nata da un’idea di Gianpaolo Pedrazzini, presidente dell’Unicef di Lodi, che scherzando ci ha detto “perché non facciamo il giro d’Italia per l’Unicef?” – racconta Tresoldi -. Va bene, ho risposto, e da lì è nato il progetto che man mano ci ha dato l’idea di cosa poteva venire fuori davvero. E viene fuori una bella cosa: abbiamo incontrato tantissimi ragazzi nelle nostre varie tappe. Questo ci fa piacere perché più giovani ci sono significa che il tema è molto sentito e vogliamo fare qualcosa contro questa guerra, iniziando proprio da un messaggio di pace e vicinanza. È anche un modo, da parte di Unicef che ci ha dato quest’onere, di fare un abbraccio ideale di tutte le sedi: un messaggio di unità di Unicef dopo due anni di Covid. Il tour inoltre vuole sensibilizzare sulla tutela dei diritti dell’infanzia, e lo facciamo in vespa perché anzitutto è il nostro mezzo, che amiamo, e poi è conosciuta in tutto il mondo”. Con Tresoldi un’altra volontaria Unicef, Giuseppina Serra che racconta nel dettaglio della staffetta che porta la Pigotta della Pace da una sede ad un’altra dell’Unicef

 “Abbiamo accolto Mauro nella nostra città con una delegazione di donne e bambini ucraini. E noi siamo orgogliosi di ricevere questi due bellissimi messaggeri di pace – spiega il presidente del Comitato Unicef di Catanzaro, Costantino Mustari -. Unicef Catanzaro invita a partecipare numerosi e a contribuire con donazioni, perché Mauro ha attivato una raccolta fondi a sostegno dei numerosi bambini e bambine colpiti da questa emergenza umanitaria. Promuovere la pace non può, infatti, prescindere da azioni concrete di solidarietà”.

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