L’Ordine degli Architetti di Crotone: Un Viaggio tra le Eccellenze del Paesaggio Italiano a Mantova
Recentemente, si è tenuto un significativo incontro al Polo Universitario del Politecnico di Milano, focalizzato sulle buone pratiche nella gestione e valorizzazione del paesaggio italiano. L’evento, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Mantova sotto la direzione di Cristiano Guernieri e in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha riunito esperti del settore.
Tra i relatori, ha spiccato la presenza del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Crotone, insieme ai presidenti degli Ordini di Asti, Bologna, Brescia, Genova, Roma, Torino e Verona, creando un dialogo ricco di contenuti e prospettive sulle esperienze più virtuose del nostro Paese.
Francesco Livadoti, Presidente dell’Ordine di Crotone, ha presentato con grande efficacia le “best practices” della provincia. Questo territorio, grazie a interventi strategici e progetti ambiziosi, si sta affermando come un esempio di equilibrio tra tutela ambientale, valorizzazione culturale e sviluppo sostenibile.
Durante la sua esposizione, Livadoti ha illustrato i seguenti progetti:
- Antica Kroton: un programma innovativo di recupero e promozione dell’antica città magno-greca.
- Riserva Marina di Isola Capo Rizzuto: un tesoro naturalistico di rilevanza internazionale.
- Valle del Neto: paesaggi fluviali e biodiversità, valorizzati attraverso opere come la Ciclopedonale, un modello di eco-turismo.
- Marchesato e Santa Severina: tra borghi storici e affascinanti paesaggi agrari.
- Sila: paesaggi montani con foreste vetuste di faggi e i suggestivi laghi Ampollino e Arvo.
- Castello Aragonese di Le Castella e pascoli tradizionali, simboli di identità e storia.
- Area di Cirò: paesaggi agricoli e vitivinicoli, culla di produzioni enogastronomiche di alta qualità.
Il racconto di Livadoti si è intrecciato con le esperienze e i temi emersi durante il recente Festival dell’Architettura, che ha ulteriormente messo in evidenza la vivacità progettuale del territorio crotonese.
L’evento di Mantova si è confermato come un laboratorio fertile di idee, in cui la valorizzazione del paesaggio si configura non solo come salvaguardia del passato, ma anche come costruzione consapevole del futuro.