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SAN FERDINANDO: SEQUESTRATA OFFICINA MECCANICA ABUSIVA DA CARABINIERI E POLIZIA LOCALE. “DENUNCIATO IL TITOLARE”.

L’ampia azione di contrasto condotta dai Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, nel corso della stagione estiva
appena trascorsa, ha permesso di porre in essere una serie di attività volte a contrastare vari illeciti penali e
violazioni amministrative ricadenti in diversi settori, tra i quali quello della tutela ambientale e dell’abusivismo
commerciale.
In tale quadro, rientra l’attività di polizia posta in stretta sinergia tra i carabinieri della Stazione di San Ferdinando
e il Comando della Polizia Locale, che attraverso una serie di controlli a diverse attività commerciali sul territorio,
ha permesso di riscontrare varie irregolarità.
In particolare, rientra in ultimo il controllo a un’officina meccanica risultata abusiva a San Ferdinando,
determinando sanzioni nei confronti del titolare per un ammontare di oltre 7.000 euro.
Nello specifico, da una prima attività ispettiva gli operanti hanno riscontrato la presenza di un immobile con una
rudimentale copertura in lamiere coibentate, e dai successivi accertamenti è emerso che l’esercizio commerciale
fosse privo di qualsiasi titolo autorizzativo, non risultando l’iscrizione sui registri della Camera di Commercio e
all’Albo delle Imprese Artigiane.
Da contestuale identificazione dell’esercente l’attività, inoltre, è stata constatata la mancanza della Segnalazione
Certificata d’Inizio Attività al Comune di San Ferdinando mentre da un controllo più approfondito degli
ambienti entro i quali veniva svolta l’attività lavorativa, sono state rinvenute tre autovetture in stato di
riparazione, una delle quali, risultava sprovvista di assicurazione parcheggiata sulla pubblica via, sottoposta a
sequestro amministrativo dai militari dell’Arma.
Constatata anche l’assenza del registro di carico e scarico dei rifiuti prodotti nonché dell’idoneità sanitaria
dell’attività.
Gli esiti dei controlli, hanno determinato nel complesso la contestazione degli illeciti e delle sanzioni oltre che il
sequestro amministrativo delle attrezzature nella disponibilità dell’officina in attesa della successiva confisca.
Non si arresta l’attività dell’Arma, volta al controllo dell’esercizio delle attività commerciali in totale difformità
delle norme sulla sicurezza, sulla salute pubblica e ambientale, al fine di tutelare il rispetto della normativa vigente
e la pubblica incolumità.

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