
ON. Elisabetta Barbuto:”Una triste pagina della storia di Crotone è stata scritta ieri e riverbererà i suoi effetti in futuro sulla pelle e sulla salute dei cittadini”
Una triste pagina della storia di Crotone è stata scritta ieri e riverbererà i suoi effetti in futuro sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Era nell’aria questa ordinanza del Commissario e lo era , ancor di più, dopo il 27 marzo , giorno fatidico in cui il Mase, in persona del D.G., Dott. Proietti, è stato ascoltato in Commissione bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Avrete tutti immagino seguito la relazione ed il dibattito. Molto istruttivi. Avrete tutti seguito come il Presidente della Commissione, l’Onorevole leghista Jacopo Morrone, insisteva sull’assurdità del PAUR “scolpito nella pietra “ chiedendo più e più volte chi ne fosse il “folle” autore avendo evidentemente fatto proprio il mantra in virtù del quale se a Crotone arrivano già rifiuti pericolosi di ogni genere non si comprende perché non vi si debbano ricoverare anche quelli locali provenienti dalle aree soggette a bonifica. Senza contare le affermazioni del Dott. Proietti che oggi conferma che il ricorso ai depositi temporanei era un escamotage per superare il Paur mentre quando glielo contestai io in Provincia nel mese di ottobre dello scorso anno ci mancava poco che mi mangiasse. Senza contare che la paventata modifica del Paur era già nell’aria l’anno scorso e lo attesta il primo passo in questa direzione fatto con la modifica del piano rifiuti dalla Regione che, in assenza delle proteste dei Comitati nati spontaneamente a difesa del territorio, a quest’ora sarebbe già cosa fatta. Senza contare, ancora, che in questa vicenda più di qualcuno ha saputo recitare molto bene cambiando direzione repentinamente, smettendo apparentemente di strizzare l’occhio a Eni Rewind per tornare a rivestire i panni dell’indomito paladino senza macchia e senza paura. Conclusione : Abbandonati a noi stessi.
Una vicenda grottesca quella dell’audizione cui è seguita, pressochè nell’immediatezza, l’ordinanza del Commissario che impone l’avvio dei lavori di bonifica ed il trasferimento a Columbra dei rifiuti della stessa anche con il ricorso a reparti specializzati delle forze dell’ordine. Una vera e propria dichiarazione di stato d’assedio in cui la volontà dei cittadini, dei Comitati, delle Associazioni, delle Istituzioni, viene considerata meno che niente. Una domanda sorge spontanea. Come mai il nostro Commissario non si è accorto prima dei super poteri di cui era dotato e non ha ingiunto a Eni di avviare la bonifica, secondo il dettato del decreto del marzo 2020, già al momento del suo insediamento ?
Inutile, allora, ripercorrere la storia più o meno recente. Era già chiara ed evidente la soluzione finale dall’epoca in cui venne messa in scena la prima farsa nei locali della ex Pertusola quando venimmo notiziati , fortunati noi, che l’unica discarica al mondo che poteva accogliere i rifiuti della bonifica era, guarda un po’, solo quella di Columbra. Perché lì dovevano andare i veleni. Solo lì e nient’altro che lì. Ed ora siamo alle battute finali del più volte denunciato delitto perfetto …o forse no ? Forse no. Perché i progetti della multinazionale su Crotone sono tanti ed alcuni passano forse pure per la via della rigassificazione…dal risparmio sulla bonifica ad un nuovo business redditizio, sempre per pochi eletti. E la storia continua.
Un delitto perfetto che uccide la speranza dei crotonesi in un futuro diverso e migliore. Un delitto che mortifica se non azzera i valori tutelati dalla Costituzione. La Salute, l’Ambiente, non parliamo dello Sviluppo, sacrificati sull’altare dell’economia di pochi. A che è servito modificare l’art 41 della nostra Costituzione ? Crotone è in Italia ? Mobilitiamoci popolo di Crotone. Facciamo sentire la nostra voce. Facciamo sentire la nostra indignazione. Non possiamo assistere inerti alla rovina del nostro territorio.
Elisabetta Barbuto
Coord. Prov. M5S KR