VIDEO – Crotone: Un arresto e 2 interdizioni nell’Inchiesta sui Corsi di Formazione Scolastici e Universitari
L’inchiesta che sta scuotendo l’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini – Santoni” di Crotone ha registrato nuovi e significativi sviluppi, con l’esecuzione di un arresto e l’imposizione di misure interdittive su alcuni docenti e collaboratori scolastici. Questi ultimi sono stati sospesi dall’esercizio delle loro funzioni pubbliche, inclusa l’attività didattica, fino alla conclusione dell’anno scolastico 2025-2026. Le accuse mosse a loro carico comprendono reati gravi come corruzione, concussione, truffa aggravata, falso ideologico e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il 19 novembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, operanti sotto il Reparto Operativo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, imponendo gli arresti domiciliari a C.G., un insegnante di 64 anni con una lunga carriera alle spalle nel Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (M.I.U.R.). C.G. è anche titolare di quote in una società a responsabilità limitata con sede a Roma, attiva nel settore delle attività didattiche e culturali. L’operazione è stata orchestrata sulla base di una richiesta della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal dottor Domenico Guarascio, che ha evidenziato la presunta complicità di C.G. in una serie di reati legati alla corruzione e alla rivelazione di segreti riservati.
Le indagini, condotte con grande attenzione, hanno messo in luce pratiche illecite associate a C.G., il quale, in qualità di figura di coordinamento tra scuola e università E-CAMPUS, avrebbe ricevuto denaro, tramite intermediari, per garantire la fuga di notizie riguardo alle risposte dei test pre-selettivi per il concorso T.F.A. sostegno, indetto dall’università “LINK CAMPUS UNIVERSITY” di Roma. Tra gli intermediari coinvolti figurano S.I., ex dirigente scolastica, e C.E., responsabile del polo didattico E-CAMPUS di Crotone, entrambi accusati di aver rivelato informazioni riservate a numerosi candidati in cambio di somme di denaro.
In aggiunta, le misure cautelari hanno colpito anche A.F., una docente di 52 anni, e M.L., una collaboratrice di 64 anni, entrambe associate all’istituto superiore di Crotone. A.F. è accusata di aver partecipato a un complotto di falso ideologico riguardante la selezione di educatori professionali per un progetto volto a sostenere studenti con disabilità. In particolare, è stata accusata di aver attestato falsamente l’arrivo di candidature necessarie per il progetto, quando in realtà non erano pervenute domande nei termini previsti.
Dall’altra parte, M.L., in qualità di vice preside, è sotto inchiesta per concussione e falso, avendo redatto documenti mendaci per garantire la promozione di un candidato agli esami integrativi, nonostante la commissione d’esame avesse inizialmente rifiutato di assicurare la sua promozione. Queste condotte avrebbero ingannato l’amministrazione scolastica e portato alla stipula di contratti non dovuti, danneggiando ulteriormente il sistema educativo.
È importante notare che l’inchiesta si trova ancora nelle fasi preliminari, e i provvedimenti adottati fino ad ora seguono l’iter legale previsto, che include interrogatori preventivi già effettuati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone il 17 novembre. In virtù del principio della presunzione di innocenza, gli individui attualmente arrestati e sottoposti a misure cautelari avranno l’opportunità di dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Questa operazione si inserisce in un’azione investigativa di ampio respiro, mirata a garantire il rispetto della legalità all’interno della pubblica amministrazione, condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone in collaborazione con la Procura della Repubblica.

