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Il Circolo del M24A – ET di Catanzaro ha ricevuto l’accorato appello di un genitore

Il genitore poco tempo fa, ha dovuto ricoverare il proprio bimbo nel Reparto di Chirurgia Pediatrica dell’A.O. Pugliese di Catanzaro.
Cogliamo l’occasione di denunciare le gravi carenze di mezzi e strumenti utili all’espletamento del lavoro quotidiano all’interno di svariati reparti e di ringraziare i medici e il personale sanitario tutto che nonostante dette mancanze continuano ad operare in questa guerra sanitaria senz’armi.
“Sono il genitore che, in piena pandemia, ha portato il suo bambino perché fosse sottoposto
ad accertamenti, con carattere di urgenza. Non sono abituato a frequentare gli ambienti
medici occupandomi in ben altre mansioni. Cerco di non dilungarmi. Il mio bambino è stato
seguito in maniera impeccabile ma ho carpito una serie di disagi, legati a problematiche non
certo dipendenti dagli operatori sanitari. Dovendo soggiornare per più di 10 giorni ho cercato
di capire, sfruttando le mie capacità nell’eseguire indagini, a cosa fossero legati i problemi,
cosa non facile perché gli operatori sanitari erano restii a divulgare notizie che riguardassero
la propria azienda. Il più audace, ma anche il più provato dalla situazione, mi ha elencato,
confidandosi, una serie di carenze. Ho assicurato la mia discrezione assicurandolo sul fatto
che mi sarei limitato ad esportare una critica costruttiva per il bene dei malati. Omettere una
segnalazione significherebbe diventare complici o omertosi.
Mancano spesso disinfettanti, presidi medici di base, alcuni dei quali sul mercato costano
anche pochi euro. Chi opera deve prima accertarsi che ci sia, in sala operatoria, tutto il
materiale, e spesso mancano strumenti essenziali. Mancano provette (mi dicevano per
valutare la coagulazione del sangue – per intenderci). L’elenco sarebbe molto ma molto
lungo. Per quanto ho potuto apprendere gli interessati hanno fatto richieste e segnalazioni
ed i loro responsabili (primari, responsabili delle sale di operazione, capi infermieri ecc)
hanno inoltrato istanze a chi di dovere. Resta una situazione deficitaria cronica e, credetemi,
drammatica.
Il problema, a mio modesto parere, è a livello organizzativo “ai cosiddetti piani alti”. Sono
sicuro che non si tratti di incuria, di sciatteria, ma di mancanza di fluidità negli iter
amministrativi, di blocchi burocratici o, speriamo di no, a mancanza di controllo e di
supervisione.
Faccio accorato appello ai signori del Movimento 24 agosto che so attenti ai problemi della
nostra terra perché si facciano portavoce, e chiedo scusa se ometto il mio nome per non
causare problemi ai medici ed agli infermieri che mi hanno richiesto discrezione.”

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