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Memoria e Luoghi Interiori nel Nuovo Spettacolo “Le cose di prima”

Lamezia Terme, 20 novembre 2025 – Il Teatro Grandinetti ha ospitato un nuovo capitolo di Caudex – Visioni letterarie, sotto la direzione artistica di Sabrina Pugliese, con la presentazione dell’ultima opera di Giuseppe Aloe, “Le cose di prima”. L’evento si è rivelato un raffinato incontro culturale, capace di fondere l’intensità teatrale con un’analisi critica profonda.

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Sotto la regia di Sabrina Pugliese, la scenografia ha saputo riflettere la complessità poetica di Aloe, illustrando la frattura tra passato e presente attraverso uno spazio diviso in due realtà parallele. Un terrazzo domestico, arredato con sedie e piante, ha fatto da sfondo per Angela Gaetano e Gianluca Sapio, interpreti dei personaggi Annette e Martin. Oltre un velo di tenda, simbolo di confine e filtro, si è aperto un varco verso il ricordo, portando alla luce un passato tumultuoso. Qui, gli attori Rosy Vergori, Walter Vasta, Renato Santorelli e Gabriel Parisi hanno animato i flashback dell’infanzia, trasformando la memoria in un’intensa esperienza emotiva che ha rivelato le radici del dramma di Martin.

La pluralità dei linguaggi, arricchita dalle sonorità jazz del sax di Diego Costanzo e della chitarra di Vittorio Viscomi, ha amplificato le emozioni, fungendo da voce interiore. A concludere l’esperienza è stato un colloquio vivace con l’autore. Sabrina Pugliese ed Emanuela Stella hanno condotto un’interessante analisi dell’opera, mettendo in luce la scrittura incisiva di Aloe.

L’autore si è presentato non solo come un romanziere di caratura, ma anche come un attore scenico, le cui risposte hanno reso l’incontro coinvolgente e stimolante. L’evento si è trasformato in un gioco intelligente, dove attori, musicisti, intervistatrici e il romanzo si sono intrecciati in un meccanismo armonioso.

La serata si è conclusa in modo familiare, come richiedeva l’atmosfera, con la condivisione di caffè e biscotti. Questo momento di degustazione, richiamo diretto ai sapori descritti nel libro, ha riportato il pubblico alla concretezza e alla memoria più intima, sigillando l’esperienza emotiva vissuta.

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