Politica in vista della Regionali: la situazione
Nel panorama politico del centrosinistra, oltre ai nomi già noti, si registrano candidature concrete da parte di vari amministratori locali. Tra i sindaci disposti a scendere in campo figurano Caruso di Cosenza, Falcomatà di Reggio Calabria e Stasi di Corigliano-Rossano. Tuttavia, l’area riformista, guidata dal sindaco di Rende Sandro Principe, li considera principalmente come “portatori di voti” per le candidature al consiglio regionale, piuttosto che per la presidenza.
Significativa è anche la disponibilità delle deputate del Movimento 5 Stelle, Orrico e Baldino, che portano con sé esperienza parlamentare e un forte radicamento territoriale. Queste candidature potrebbero contribuire a rafforzare la componente femminile nelle liste del centrosinistra.
Nel centrodestra, Sergio Torromino, coordinatore provinciale di Forza Italia a Crotone, si fa notare come figura di spicco. I suoi sostenitori, tra cui i consiglieri comunali Antonio Manica, Andrea Tesoriere, Enrico Pedace e Giuseppe Fiorino, che hanno abbandonato Forza Italia, stanno facendo pressione per una sua candidatura alle amministrative del 2026 a Crotone. Questa situazione potrebbe avere ripercussioni anche sulle scelte per le regionali, vista l’influenza di Torromino nell’area crotonese.
Le tensioni interne al centrodestra emergono nel caso del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. Forza Italia ha ritirato il sostegno a Voce per le prossime elezioni comunali, isolandolo politicamente dopo che aveva cercato l’appoggio del centrodestra. Questa frattura mette in luce come le dinamiche locali possano influenzare gli equilibri regionali.
Il centrosinistra calabrese si presenta con una configurazione complessa, suddivisa in dieci liste. Da un lato, troviamo una coalizione formata da PD, M5S e AVS; dall’altro, l’area riformista di Sandro Principe, che include PSI, Italia Viva, Partito Repubblicano, +Europa, Mezzogiorno Federato, movimenti civici e Azione. Quest’ultima formazione è particolarmente rilevante, considerando che nella scorsa legislatura era in maggioranza con due consiglieri.
La situazione rimane dinamica, con Pasquale Tridico ancora in pole position nonostante alcune esitazioni, mentre Nicola Irto è visto come la seconda scelta condivisa da tutte le componenti del centrosinistra, spaziando dal PD al M5S fino all’area riformista.

