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ATLANTE DELLA RESTANZA: AL VIA LA MAPPATURA DELLE COMUNITÀ CHE RESISTONO

In un’Italia spesso caratterizzata da storie di spopolamento e abbandono, un nuovo progetto ideato da Vito Teti si propone di capovolgere questa narrazione. Si tratta dell’Atlante della Restanza, un’iniziativa che si concentra sulla geoantropologia delle comunità resilienti e attive.

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Il progetto nazionale mira a valorizzare e connettere le esperienze di coloro che scelgono di restare, tornare o reinventare il proprio modo di abitare in città, paesi e aree marginali. Attraverso questa iniziativa, si intende dare voce e visibilità all’Italia interna e alle comunità che si fanno portatrici di innovazione, promuovendo un nuovo approccio all’abitare: non solo una presenza fisica, ma un vero e proprio atto di cura, partecipazione e cittadinanza attiva.

La mappatura delle esperienze di restanza in Italia sarà realizzata in modo partecipato, coinvolgendo associazioni, festival, progetti di rigenerazione e cooperative di comunità, assieme a università, scuole, giovani ricercatori e comunità locali.

Tutti i contenuti raccolti daranno vita a una piattaforma digitale interattiva, che includerà una mappa online con schede informative, foto, video, racconti, musica e podcast facilmente accessibili.

Inoltre, l’Atlante della Restanza si configurera come un punto di incontro e progettazione, grazie a laboratori territoriali itineranti che favoriranno il dialogo tra cittadini, associazioni e istituzioni sui temi della rigenerazione, delle nuove economie e dell’abitare contemporaneo. Ogni anno, il progetto culminerà nel Festival diffuso della Restanza e dell’Abitare, che si svolgerà a rotazione nei luoghi della rete e prevede uno spazio dedicato ai giovani e all’innovazione sociale.

A completamento dell’iniziativa, è previsto un volume collettaneo e un archivio multimediale che conserverà nel tempo storie e visioni dei territori.

L’Atlante della Restanza, frutto del pensiero di Vito Teti, è sostenuto da un team multidisciplinare di esperti tra cui Gianni Pitingolo (presidente dell’associazione #IoResto), Alberto Gangemi, Cristina Brizzi, Diana Senese, Enza Macaluso, Federica Bueti, Ludovica Franzè, Salvatore Di Spena e Silvana Iannelli (associazione Crissa).

Il progetto si rivolge a giovani, associazioni, amministrazioni e centri di ricerca, con un obiettivo chiaro: valorizzare le esperienze virtuose già esistenti e stimolare nuove iniziative per costruire un futuro sostenibile nei territori.

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