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Autonomia differenziata, a Cosenza il Consiglio provinciale sul ddl

«Siamo tutti d’accordo: l’autonomia differenziata non può né deve esistere senza la definizione e il finanziamento integrale dei Livelli essenziali delle prestazioni». Lo afferma, in una nota, la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, al termine della seduta del Consiglio provinciale, richiesta dalla minoranza di centrosinistra, dedicata al disegno di legge sul regionalismo differenziato e preceduta da un momento di raccoglimento per la scomparsa prematura di Rosa Maria, figlia di Sandro e nipote di Francesco Principe, il quale fu presidente della stessa assemblea. «Al di là delle appartenenze, siamo meridionali, dunque sappiamo perfettamente – sottolinea Succurro – che non è possibile competere sulle capacità amministrative, se tutte le realtà territoriali non vengono prima messe nelle stesse condizioni di partenza. Apprezzo i correttivi al disegno di legge in questione, introdotti al Senato grazie ai parlamentari calabresi. Tuttavia, vanno fissate in dettaglio le prestazioni standard e vanno stanziate le risorse che occorrono, avendo conto delle criticità e delle diseguaglianze territoriali già esistenti». «Personalmente, appartengo a quella generazione che cerca e raccoglie le sfide amministrative e politiche. Noi meridionali non abbiamo nulla da invidiare agli altri cittadini e ci riconosciamo parte attiva di un’Europa, rivolta al Mediterraneo, che sa comprendere le esigenze del presente e intuire le opportunità per il futuro. Ogni competizione, però, richiede – conclude Succurro – regole chiare e parità di trattamento

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