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CARIATI/ARPACAL: IL MARE È BALNEABILE

RISULTATI CONFERMATI ANCHE DA ALTRI LABORATORI ACCREDITATI
IL SINDACO: SERVE PIÙ IMPEGNO SU TUTTE FONTI DI INQUINAMENTO
CARIATI (Cs), giovedì 29 giugno 2023 – Il mare di Cariati è balneabile. Lo confermano i dati
ufficiali trasmessi al Comune dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria
(Arpacal) che ha comunicato gli esiti delle analisi chimiche eseguite sul campione di acqua di mare
prelevato a 100 metri a nord del fiume Nicà. È confermato anche dalle analisi commissionate
dall’Amministrazione Comunale a laboratori accreditati e che hanno monitorato l’intero litorale
comunale, ricalcando i risultati dell’Arpacal e restituendo per diversi tratti dati eccellenti rispetto
alla qualità delle acque.
È quanto dichiara il Sindaco Cataldo Minò ribadendo altresì che rimane altissima l’attenzione
dell’Amministrazione Comunale, insieme a tutte le autorità competenti e coinvolte, relativamente
alla situazione della discarica di località Pipino a Scala Coeli e sull’eventuale livello di inquinamento
nelle diverse aree interessate.
Questo episodio sul quale possiamo finalmente rassicurare cittadini, turisti e territorio – sottolinea
il Primo Cittadino – non può e non deve distogliere l’attenzione dalla più ampia emergenza
ambientale che, oltre l’allarmismo a fasi alterne, richiede una collaborazione costante e
continuativa dei cittadini e di tutti gli attori socio-economici, in particolare degli operatori turistici,
rispetto a tutte le fonti di inquinamento considerate a 360 gradi: dai fossi d’acqua, passando dalle
campagne e fino alle spiagge e al mare.
Perché – aggiunge – non ci si può preoccupare solo ed esclusivamente per pochi giorni della
maggiore e minore diffusione dell’inquinamento diffuso dalla discarica in questione e poi
disinteressarsi per giorni, settimane, mesi ed anni delle discariche a cielo aperto, piccole e grandi
che le Amministrazioni Comunali sono costrette a fronteggiare sistematicamente nei letti dei fiumi
e alle loro foci, sulle spiagge e nelle strade interne, nelle periferie così come in pieno centro
urbano.
I numerosi sacchi di plastica e lattine raccolti nei giorni scorsi dalla spiaggia, così come gli
elettrodomestici abbandonati nei fiumi – continua Minò – per esempio, nulla hanno a che vedere
con la discarica di Scala Coeli, ma offrono l’amara lettura di un’emergenza grave che vede vittima
soprattutto le aree costiere.
Ancora, se possibile, maggiore attenzione – continua il Primo Cittadino – deve essere destinata alla
prevenzione e alla tutela dell’ambiente da parte delle comunità e delle istituzioni montane e
dell’entroterra perché la particolare orografia della nostra regione fa sì che tutto l’inquinamento
invisibile a monte si ingigantisca e si trasformi in emergenza ingovernabile a valle. Serve massima
sinergia e attenzione da parte di tutti e 404 i comuni calabresi perché – conclude Minò – quella
ambientale, va considerata ed affrontata da parte di tutti, nessuno escluso, come una questione
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