Cronaca

La ‘ndrangheta tenta di estorcere la ditta restauratrice della chiesa di Caulonia: solidarietà e ferme condanne

Un tentativo di estorsione da parte della ‘ndrangheta ha colpito la ditta Saccà, impegnata nel restauro della chiesa del Rosario di Caulonia. Il Coordinamento di Libera della Locride ha espresso la propria solidarietà all’impresa, sottolineando la gravità dell’accaduto e condannando con fermezza qualsiasi forma di intimidazione.

Pubblicità

“La denuncia da parte della ditta costituisce un atto di coraggio civile”, affermano i rappresentanti di Libera, esprimendo il loro sostegno alla decisione di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Questo gesto è visto come un esempio da seguire per chiunque si trovi a fronteggiare simili ricatti.

Richiedere il pizzo, avvertono, non è solo un reato, ma un attacco alla dignità del lavoro e alla stabilità sociale della comunità. Tali azioni, infatti, creano instabilità nelle famiglie e compromettono le prospettive di centinaia di lavoratori che, con sacrificio, contribuiscono all’economia locale.

Particolarmente allarmante è il fatto che l’estorsione abbia preso di mira una ditta impegnata in un’opera di restauro di un bene comune, simbolo di identità per la comunità. La reazione del titolare, che ha deciso di denunciare i responsabili del vile gesto, è stata accolta con favore; il suo esempio dovrebbe incoraggiare coloro che subiscono umiliazioni a rompere il silenzio.

“Denunciare è fondamentale per combattere questa piaga e restituire dignità alle nostre comunità”, dichiarano i rappresentanti di Libera, rinnovando il loro impegno a fianco delle imprese oneste e dei cittadini.

Un ringraziamento speciale va alla Diocesi di Locri-Gerace per il sostegno dimostrato verso l’impresa e la comunità. La presenza e le parole del Vescovo F. Oliva sono un segno di responsabilità sociale e un esempio da seguire per tutte le istituzioni che lavorano per la legalità.

Il Coordinamento di Libera della Locride invita tutte le istituzioni, associazioni e cittadini a unirsi in un fronte comune contro ogni forma di intimidazione, per difendere il diritto al lavoro e alla dignità del territorio.

Pubblicità