Cronaca

Operazione Antimafia in Calabria: 21 Arresti e Indagini su Attività Criminali

Il rispetto della presunzione di innocenza è un principio fondamentale nel diritto penale, e le informazioni relative ai procedimenti in corso devono garantire la chiarezza sulle fasi processuali senza compromettere i diritti degli indagati e degli imputati, che non possono essere considerati colpevoli fino a una condanna definitiva.

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Oggi, 14 ottobre 2025, nella provincia di Crotone e in diverse Case Circondariali italiane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, supportati dai Comandi Provinciali di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro. L’operazione ha portato all’arresto di 21 individui, accusati di gravi reati, tra cui “associazione a delinquere di tipo mafioso”, “omicidio”, “estorsione”, “turbata libertà degli incanti”, “danneggiamento”, “ricettazione” e violazioni in materia di armi, con aggravanti legate a modalità mafiose.

Delle 21 persone coinvolte, 18 sono state condotte in carcere, mentre 3 hanno ricevuto la misura dell’Obbligo di Dimora nel proprio comune di residenza.

L’indagine, guidata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Crotone, è il naturale proseguimento delle operazioni “STIGE” e “ULTIMO ATTO”. Le indagini hanno avuto luogo tra aprile 2023 e maggio 2024, attraverso attività tecniche di intercettazione e le testimonianze di tre collaboratori di giustizia, unite a prove ottenute da osservazione e pedinamento.

I risultati dell’indagine hanno rivelato l’attuale operatività della consorteria mafiosa nota come Locale di Cirò, confermando la sua resilienza e capacità di riorganizzarsi dopo i colpi subiti nel 2018 e nel 2023. Il sodalizio ha mostrato di mantenere la sua influenza nei comuni di Crotone, Cirò, Strongoli e Cariati, con un organigramma che include sia membri veterani che nuove leve.

Inoltre, sono emersi gravi indizi di colpevolezza per tre affiliati nell’omicidio dell’imprenditore edile Francesco Mingrone, avvenuto a Cirò Marina nel 2003. Le indagini hanno anche rivelato numerosi tentativi di estorsione nei confronti di aziende aggiudicatarie di appalti pubblici, nonché attività illecite contro esercizi commerciali locali.

Nonostante la fase investigativa sia ancora in corso, sono stati effettuati diciassette perquisizioni personali e domiciliari su ulteriori indagati, alcuni dei quali sono accusati di estorsioni avvenute tra novembre 2024 e gennaio 2025.

Il procedimento è attualmente in fase di indagine, e tutte le evidenze raccolte fino ad ora sono soggette alla verifica processuale nel rispetto del contraddittorio tra le parti.

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