Salute

La Telemedicina nelle farmacie calabresi è stata sospesa dal 2 luglio a causa dell’esaurimento dei fondi statali

CATANZARO – 18 LUGLIO 2025. Il progetto sperimentale di Telemedicina avviato nella Farmacia dei Servizi in Calabria, riconosciuto a livello nazionale come innovativo modello di sanità territoriale, è stato sospeso dal 2 luglio a causa dell’esaurimento dei fondi statali destinati alla sperimentazione.

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Questa interruzione non è il risultato di decisioni regionali, ma deriva dalla conclusione naturale delle risorse nazionali previste dagli Accordi Stato-Regioni. La Regione Calabria, consapevole dell’importanza del progetto, ha messo in campo ogni sforzo organizzativo, gestionale e finanziario per garantirne la continuità fino all’ultima possibilità, superando i limiti di copertura inizialmente stabiliti.

Nel solo 2024, le farmacie calabresi hanno offerto oltre 40.000 prestazioni diagnostiche in telemedicina (tra cui ECG, Holter e spirometrie). Nei primi quattro mesi del 2025, nonostante la progressiva diminuzione delle risorse, sono state effettuate ulteriori 22.000 prestazioni convenzionate, evidenziando un crescente interesse da parte della popolazione. Il progetto ha incluso anche la campagna vaccinale antinfluenzale e anti-Covid, con le farmacie che sono state l’unico presidio attivo durante le fasi critiche.

“Abbiamo raggiunto risultati straordinari: diagnosi precoci di fibrillazioni atriali, aritmie e ipertensioni silenti, una riduzione significativa delle liste d’attesa e un accesso più rapido alle cure,” afferma Vincenzo Defilippo, presidente di Federfarma Calabria. “L’interruzione, causata esclusivamente dalla fine dei fondi nazionali, non deve interrompere un modello già collaudato. La Regione Calabria ha fatto tutto il possibile: ora è fondamentale ricevere una risposta immediata a livello nazionale.”

I dati parlano chiaro:

  • Il 17,36% degli ECG ha evidenziato alterazioni clinicamente significative;
  • Oltre 1.000 pazienti con fibrillazione atriale sono stati prontamente indirizzati a cure specialistiche;
  • Il 45,9% dei monitoraggi pressori ha rivelato profili a rischio cardiovascolare.

Le prestazioni hanno raggiunto anche le aree interne più svantaggiate, contribuendo a decongestionare ospedali e pronto soccorso.

“I farmacisti calabresi hanno dimostrato di saper rispondere con competenza e rapidità a reali esigenze sanitarie,” aggiunge Alfonso Misasi, segretario regionale. “Abbiamo salvato vite umane. È ora essenziale che le Istituzioni centrali rifinanzino un progetto che non può e non deve interrompersi.”

Federfarma Calabria ha lanciato un appello formale alla Struttura Commissariale e alla Presidenza della Regione, chiedendo l’apertura di un canale istituzionale con il Governo e il Parlamento per il rifinanziamento, anche temporaneo, dei servizi e l’attivazione di misure straordinarie regionali per garantire la prosecuzione del progetto almeno fino alla fine del 2025.

Federfarma Calabria sottolinea l’importanza di lavorare per l’integrazione strutturale della telemedicina nelle farmacie all’interno della rete sanitaria territoriale, spostando l’attenzione oltre la logica emergenziale della sperimentazione.

Il modello calabrese non è più un esperimento: è una realtà funzionante, sostenibile e replicabile. Una sanità che non aspetta il cittadino, ma si avvicina alle sue esigenze, ovunque si trovino.

“Le farmacie calabresi hanno fatto la loro parte fino in fondo,” concludono Defilippo e Misasi. “Ora spetta al livello nazionale e regionale garantire la continuità di una rete che ha dimostrato di fornire una sanità reale, vicina e concreta.”

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