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Al via il Progetto “Incroci” all’ Ist. Pertini Santoni di Crotone

Nell’ambito delle iniziative volte alla diffusione della cultura della legalità, l’I.I.S. Pertini – Santoni di Crotone ha aderito al Progetto Incroci mirato a sensibilizzare i giovani sul tema dei pericoli recati dai “viaggi” virtuali e fisici e promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito unitamente alla Direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, al Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza di Roma e alla Fondazione ANIA.

Dopo il primo incontro con il Vice Questore Pasquale Ciocca del Compartimento di Catanzaro della Polizia Stradale svoltosi il 24 febbraio u.s., gli studenti delle seconde classi del biennio dell’I.I.S. Pertini – Santoni di Crotone hanno così incontrato giorno 14 aprile l’Assistente Capo Coordinatore Otello Chimenti ed il Vice Sovrintendente Antonio Scandale appartenenti alla Sezione operativa per la sicurezza cibernetica -polizia postale e delle comunicazioni di Crotone.

Gli ospiti sono stati accolti e presentati dalla Dirigente scolastica, Annamaria Maltese, coadiuvata dai proff. Roberto Rossitti ed Elisabetta Barbuto, la quale ha ringraziato la Polizia di Stato per il suo impegno quotidiano a tutela dei cittadini e per la meritoria opera di prevenzione svolta nelle scuole ed a contatto con i più giovani.

Nell’incontro è stato approfondito il tema di un uso consapevole del web, dei mezzi di comunicazione e dei social media utilizzati quotidianamente dagli studenti. I nativi digitali, infatti, pur essendo molto bravi sotto il profilo tecnico nell’utilizzo di questi strumenti, in particolare con il telefono cellulare, non sono adeguatamente informati sui pericoli che la rete può riservare. Chattare con sconosciuti o inviare foto o filmati disinvoltamente non è assolutamente una buona abitudine così come non è una buona abitudine , anche se, purtroppo “ così fan tutti “ narrare passo per passo la propria vita su canali come Facebook, Whats App , Instagram o Tik Tok. Tutto questo, infatti, resta sulla rete e potrebbe, in futuro, offrire una immagine distorta di chi lo ha pubblicato anche pregiudicandolo nel lavoro che svolgerà oltre a costituire un vero e proprio bacino di materiale in cui sguazzano degli odiosi delinquenti come i pedofili sempre molto abili nell’adescare ed irretire le loro vittime. Particolare attenzione è stata poi posta al fenomeno sempre più frequente del cyberbullismo giacchè molti comportamenti di prepotenza tra coetanei non vengono percepiti dai ragazzi come reati ma neanche come fatti gravi , come un danno per le vittime delle quali si ignora o si sottovaluta la differenza. E così una antipatia, una parola mal percepita, un atteggiamento diverso da quelli abituali e di tendenza tra i ragazzi, anziché essere chiarito con la comunicazione reale, può dare il via ad una vera e propria azione persecutoria sul web che rischia anche di sfociare in un dramma coinvolgendo la comunità scolastica e le famiglie.

“ E’ stato molto interessante “ ha dichiarato una studentessa al termine dell’incontro “ perché abbiamo riflettuto sul fatto che dobbiamo porre molta attenzione quando utilizziamo il nostro cellulare che si può trasformare in una vera e propria arma contro di noi e contro gli altri. Farò tesoro di questa giornata perché mi ha consentito, grazie alla Polizia delle comunicazioni, di comprendere meglio ed in senso pratico, le quotidiane raccomandazioni dei miei genitori e degli insegnanti che noi ragazzi tendiamo spesso a ritenere pesanti e a sottovalutare”.

Ed è questo, infatti, il messaggio che gli studenti del Pertini – Santoni hanno voluto fermare sulle locandine dell’evento di cui, al termine della giornata, hanno omaggiato gli operatori intervenuti per ringraziarli della loro presenza tra loro.

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