Catanzaro, dopo vent’anni di attesa inaugura la metropolitana di superficie: apre la Linea A
CATANZARO – Una giornata storica per la città e per l’intera regione. Dopo quasi vent’anni di attesa, è stata inaugurata oggi la Linea A della metropolitana di superficie di Catanzaro, che collega finalmente il centro cittadino, dalla stazione di Catanzaro Sala, al quartiere marinaro di Lido. La cerimonia ufficiale si è tenuta stamattina alle 11:30 presso la stazione di Catanzaro Lido, mentre il servizio è stato aperto al pubblico a partire dalle 14:30.
Le caratteristiche dell’opera
La nuova Linea A si estende per 8,5 chilometri e serve cinque stazioni, attraversando le principali aree urbane della città. L’imponenza dell’infrastruttura è testimoniata dai numeri: per la sua realizzazione sono stati impiegati 13 milioni di chilogrammi di acciaio e 124 mila metri cubi di calcestruzzo, oltre a complesse opere di scavo e drenaggio. In questa fase iniziale, come autorizzato dalle autorità competenti, l’opera è stata aperta in via sperimentale su un solo binario, con l’obiettivo di raggiungere il pieno regime e il funzionamento completo entro poche settimane.
I prossimi sviluppi del progetto
L’inaugurazione odierna rappresenta il primo grande traguardo di un progetto più ampio che prevede un totale di tre linee. La Linea B è già stata consegnata, mentre si attende il completamento della Linea C entro la fine di gennaio 2026. Quest’ultima sarà strategica per connettere il centro direzionale di Germaneto – sede della Cittadella Regionale, dell’Università e del Policlinico Mater Domini – con il cuore della città, attraverso un innovativo sistema a cremagliera.
Un’opera salvata e strategica
Le autorità regionali hanno sottolineato come l’opera rappresenti una svolta per la mobilità urbana e un “collante” fondamentale per i diversi quartieri della città. Un risultato non scontato, dato che solo due anni fa il progetto era in bilico e rischiava di trasformarsi in un’opera incompiuta, con la conseguente necessità di restituire i cospicui fondi europei. L’intervento decisivo della Regione ha permesso di superare le notevoli difficoltà costruttive e di portare a termine un’infrastruttura attesa da generazioni.

