Centro Storico di Crotone, l’allarme dei residenti: “Emergenza ordine pubblico, siamo allo stremo”. Lettera al Ministero dell’Interno
Il Presidente del Comitato di quartiere, Cesare Spanò, scrive al Sottosegretario Wanda Ferro per denunciare una situazione insostenibile tra risse notturne, spaccio e degrado. “Chiediamo un intervento urgente dello Stato prima che sia troppo tardi”.
CROTONE – Un grido d’allarme, forte e disperato, si leva dal cuore antico di Crotone. Il Comitato del Centro Storico, attraverso il suo presidente Cesare Spanò, ha inviato una lettera formale al Sottosegretario all’Interno, On. Wanda Ferro, per chiedere un intervento immediato e risolutivo contro una spirale di insicurezza, degrado e abbandono che ha trasformato la vita dei residenti in un incubo.
Il documento descrive una realtà drammatica, dove i cittadini si sentono “allo stremo” e le condizioni di vita sono “profondamente compromesse”. Quello che un tempo era il fulcro sociale e culturale della città è oggi un quartiere che rischia il collasso.
Spopolamento e Paura: Un Quartiere Sotto Assedio
I numeri parlano chiaro: in vent’anni, la popolazione del centro storico si è dimezzata, passando da oltre 4.000 a circa 2.200 residenti, distribuiti in 1.130 famiglie. Un esodo causato, secondo il comitato, da un “contesto divenuto insicuro, degradato e privo di adeguato controllo”.
La situazione precipita al calar della sera. “Il Centro Storico si trasforma in un’area di fatto priva di presidio”, scrive Spanò. Le notti sono scandite da risse frequenti, urla e aggressioni, che costringono i residenti a una reclusione forzata. “Gli anziani sono di fatto reclusi in casa, e le famiglie che gestiscono attività commerciali sono costrette a chiudere prima del previsto per paura”. A questo si aggiungono fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti e microcriminalità che avvengono alla luce del giorno, alimentati da una percepita “assenza dello Stato”.
Emergenza Igienico-Sanitaria e Patrimonio a Rischio
Al problema della sicurezza si somma un’emergenza igienico-sanitaria. Le strade sono invase da rifiuti, mentre molte persone vivono in immobili fatiscenti e pericolanti, in condizioni di estrema precarietà. Una situazione che, oltre a ledere la dignità umana, rappresenta un pericolo concreto per l’incolumità pubblica.
A essere abbandonati non sono solo i cittadini, ma anche i monumenti. Nella lettera si denuncia la “totale assenza di vigilanza e intervento da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali”, con edifici storici esposti a crolli e vandalismi. Un patrimonio inestimabile che rischia di andare perduto per sempre, impoverendo culturalmente non solo il quartiere, ma l’intera città.
Le Richieste al Ministero
I residenti non chiedono interventi-tampone, ma “azioni mirate, strutturate e visibili”. La lettera si conclude con quattro richieste precise e urgenti al Ministero dell’Interno:
- Rafforzamento stabile e continuativo del presidio delle forze dell’ordine, specialmente nelle ore serali e notturne.
- Controlli coordinati e sistematici contro risse, spaccio e microcriminalità.
- Un’azione urgente per il ripristino della legalità e delle condizioni minime di vivibilità.
- Interventi coordinati con la Soprintendenza per la tutela del patrimonio storico.
“Il Centro Storico di Crotone non può essere ulteriormente abbandonato”, conclude il presidente Spanò. “Ogni ritardo rischia di aggravare una situazione già al limite, con conseguenze potenzialmente irreversibili”. La comunità attende ora una risposta concreta dalle istituzioni, sperando che questo appello non cada, ancora una volta, nel vuoto.

