
Comitato Magna Grecia: la Proposta di un Quarto Aeroporto: E’ Illusione o propaganda ingiustificata?
Negli ultimi tempi, la possibilità di un quarto scalo in Calabria ha suscitato un acceso dibattito, rivelando paradossi in una regione che fatica con infrastrutture di base e una visione intermodale. La proposta di alcuni amministratori dell’alto Jonio cosentino appare come una manovra elettorale, in un contesto dove la politica sembra incapace di guardare oltre il presente.

La Calabria, con oltre 1,8 milioni di abitanti, sta vivendo un drammatico esodo demografico. Si stima una perdita di ulteriori 100mila persone nei prossimi dieci anni, soprattutto nelle aree joniche. I dati indicano che la regione non può sostenere nemmeno i tre aeroporti esistenti.
Confrontando la situazione con le regioni vicine, la Campania e la Puglia hanno sviluppato i propri scali in base a una popolazione ben più alta. La Basilicata, pur beneficiando dell’apertura del Costa d’Amalfi, continua a fare affidamento su Bari per i collegamenti aerei.
Secondo l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (E.N.A.C), un aeroporto richiede almeno 400mila abitanti per giustificarsi. La Provincia di Cosenza, scesa sotto i 670mila residenti, non soddisfa questo requisito. La situazione dei trasporti rende poco praticabile l’idea di un nuovo scalo.
La Calabria ha bisogno di investimenti in infrastrutture ferroviarie piuttosto che di un nuovo aeroporto. È tempo di affrontare le sfide con serietà, abbandonando proposte anacronistiche che non tengono conto della realtà demografica ed economica della regione.
