CronacaSalute

Tragedia a Lamezia Terme: Un Uomo Muore tra le Braccia del Figlio mentre Aspetta l’Ambulanza

Un tragico evento ha coinvolto la comunità di Lamezia Terme, dove un uomo di 57 anni, Nicola Malerba, è deceduto mentre attendeva l’arrivo dell’ambulanza in compagnia del figlio di 15 anni. Questo episodio, avvenuto nei giorni precedenti il 29 novembre 2025, riaccende il dibattito sulle gravi carenze del servizio di emergenza in Calabria.

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La tragedia

Nicola Malerba ha accusato un malore, presumibilmente un infarto, nella sua abitazione a Lamezia Terme, a soli un chilometro dall’ospedale. Mentre il giovane figlio si trovava al suo fianco, ha contattato il 118 per richiedere aiuto. Gli operatori della centrale hanno fornito istruzioni telefoniche per le manovre di rianimazione, ma l’ambulanza, inviata dal distaccamento di Falerna, è arrivata con un ritardo di circa 30 minuti, priva di personale medico a bordo. Questo ha reso impossibile qualsiasi intervento tempestivo. Alla fine, Nicola Malerba è morto tra le braccia del figlio, un momento straziante che ha segnato una perdita incolmabile per la famiglia.

Le carenze del sistema

La denuncia di quanto accaduto è stata sollevata da Saverio Ferrari, medico del 118 e delegato provinciale del sindacato medici italiani. Ferrari ha sottolineato che l’ambulanza di Falerna era l’unica disponibile al momento dell’emergenza, evidenziando l’incapacità del sistema di garantire un servizio adeguato.

Nel territorio del lametino, attualmente operano solo sette medici distribuiti su quattro postazioni di emergenza. Inoltre, i turni risultano demedicalizzati per il 70% delle operazioni, trasformando il 118 in un servizio di trasporto piuttosto che di emergenza vera e propria. I tempi di intervento previsti, di 10 minuti nelle aree urbane e 20 minuti in quelle extraurbane, si allungano nella pratica, con attese che variano tra i 30 e i 50 minuti.

Un problema sistemico

L’episodio di Nicola Malerba non è isolato, ma rappresenta un segnale allarmante delle problematiche sistemiche che affliggono il servizio di emergenza in Calabria. La scarsa disponibilità di mezzi e personale medico ha portato a situazioni critiche, come nel caso di una collega di Ferrari, costretta a percorrere 45 minuti per un intervento urgente in un carcere, a causa della mancanza di ambulanze disponibili nella provincia di Vibo Valentia.

Il deterioramento del servizio di emergenza si traduce in una risposta disordinata e inefficace, con il rischio di conseguenze letali per i cittadini. Ogni settimana che passa, il 118 perde la sua essenza di servizio di emergenza, lasciando la comunità in uno stato di crescente vulnerabilità.

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