
Inseguimento da Film sulla Statale 106: Arrestato Spacciatore, Denunciato Complice
Reggio Calabria è stata teatro di un’operazione di polizia che sembrava uscita da un film d’azione, ieri pomeriggio, quando un consueto controllo della Sezione Radiomobile dei Carabinieri si è trasformato in un rocambolesco inseguimento lungo la Strada Statale 106. Al termine della frenetica corsa, un uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre un secondo individuo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

La situazione è degenerata quando i Carabinieri hanno intimato l’alt a un veicolo durante un normale pattugliamento. Invece di fermarsi, il conducente ha accelerato bruscamente, innescando un inseguimento ad alta velocità che ha messo a rischio la sicurezza degli altri automobilisti. Il veicolo, sfrecciando per la carreggiata, ha costretto gli altri a manovre evasive per evitare collisioni.
Durante la fuga, il passeggero, accortosi della presenza delle forze dell’ordine, ha aperto il finestrino e ha lanciato due ingombranti pacchi in cellophane lungo la strada. I Carabinieri, mantenendo la visuale sul veicolo, hanno prontamente allertato un’altra pattuglia, che ha recuperato gli involucri poco dopo. All’interno, sono stati trovati un chilogrammo di marijuana, già confezionata e presumibilmente destinata allo spaccio nel mercato locale.
Grazie a un’efficace coordinazione tra le diverse unità della Sezione Radiomobile, il veicolo è stato finalmente fermato. I due uomini sono stati identificati e la sostanza stupefacente è stata sequestrata. L’autista arrestato, dopo le procedure di rito, è stato trasferito nella casa circondariale “G. Panzera” di Reggio Calabria.
Questo episodio sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel monitorare e prevenire il traffico di droga, in particolare lungo le principali arterie stradali, dove i movimenti rapidi di sostanze illecite sono all’ordine del giorno.
Si ricorda che, fino a una sentenza definitiva, tutte le persone coinvolte godono del principio di presunzione di innocenza.
