Cronaca

Bagnara Calabra (RC): I Carabinieri Attuano Misure Cautelari per Sei Individui

Un’operazione dei Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, supportata dalle Compagnie di Palmi e Vibo Valentia, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari: quattro arresti domiciliari e due obblighi di dimora, riguardanti soggetti residenti tra Rosarno e la provincia di Vibo Valentia.

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Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica locale, guidata dal Procuratore f.f. dott. Giuseppe Lombardo, si inserisce in un procedimento penale attualmente in fase di indagine preliminare. È importante sottolineare che per tutti gli indagati sussiste il principio di non colpevolezza fino a una sentenza definitiva.

Le indagini, avviate nel giugno 2024, sono scaturite da un tentativo di furto di un’autovettura avvenuto nel centro di Bagnara Calabra, dove una Fiat Panda è stata danneggiata e abbandonata a seguito del fallimento del colpo. Da questo episodio ha avuto inizio un’attività investigativa complessa, protrattasi per oltre sei mesi, che ha consentito di ricostruire un quadro indiziario relativo ad almeno dieci furti e tentativi di furto di auto, perpetrati tra Bagnara Calabra, Scilla e Pizzo Calabro durante i mesi estivi.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, gli indagati avrebbero adottato un modus operandi collaudato, operando prevalentemente nelle ore serali. Utilizzando veicoli a noleggio per ridurre i rischi di identificazione, avrebbero scelto prevalentemente Fiat Panda come obiettivo. Una volta individuato il veicolo, riuscivano a forzare serrature e cilindri di accensione in pochi minuti, avvalendosi di centraline elettroniche modificate, strumenti già noti nel contesto dei furti d’auto.

Le vetture rubate venivano poi trasferite nella Piana di Gioia Tauro, dove venivano smontate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio o vendute intere a terzi a prezzi inferiori rispetto al loro valore di mercato.

Un contributo significativo all’indagine è giunto da un cittadino che, armato solo del proprio cellulare, ha documentato i momenti chiave di un tentato furto. Le immagini, fornite ai Carabinieri, si sono rivelate fondamentali per avviare un processo di riconoscimento e verifica.

Le ipotesi di reato formulate nei confronti degli indagati, tra cui alcuni giovani già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici, comprendono furto aggravato, tentato furto aggravato in concorso e ricettazione. Il valore stimato della refurtiva, tra veicoli interi e parti meccaniche immesse illecitamente sul mercato parallelo, ammonta a diverse decine di migliaia di euro.

Inoltre, durante la perquisizione effettuata nell’abitazione di uno degli arrestati, è stata rinvenuta una quantità di circa 600 grammi di marijuana e circa 1.000 euro in contanti. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato nuovamente arrestato insieme alla compagna, entrambi posti agli arresti domiciliari.

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