Cronaca

Continuano i Controlli agli Stabilimenti Balneari da Parte della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone

Proseguono le operazioni di verifica degli stabilimenti balneari condotte dai militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone, nell’ambito dell’iniziativa “Mare e Laghi Sicuri 2025”. Questi controlli sono finalizzati a garantire la regolarità delle aree demaniali marittime e a verificare il rispetto delle disposizioni di sicurezza contenute nell’Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 28/2025, emanata il 22 aprile 2025.

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Recenti attività di controllo hanno interessato il litorale del comune di Cirò Marina e il tratto costiero dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Durante queste operazioni, sono state riscontrate numerose occupazioni abusive di suolo demaniale marittimo, che hanno portato al deferimento alla Procura della Repubblica di Crotone di quattro individui.

In particolare, nel litorale di Cirò Marina, è emerso che tre stabilimenti balneari avevano occupato, oltre alle superfici demaniali marittime concesse, ulteriori aree per un totale di circa 3.900 metri quadrati, servendosi di ombrelloni e sdraio. Le aree sono state immediatamente sgomberate e i titolari deferiti per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo.

Anche nell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, in località Capo Bianco, è stata individuata un’area di circa 340 metri quadrati, occupata in modo irregolare. Il responsabile di questa condotta illecita è stato anch’esso deferito all’Autorità Giudiziaria, e l’area è stata restituita alla pubblica fruizione.

Le operazioni condotte dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone permetteranno di informare i Comuni competenti, attraverso le comunicazioni di rito necessarie per quantificare e recuperare gli indennizzi spettanti all’Erario a seguito delle occupazioni abusive accertate.

Tali attività proseguono in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Crotone, sotto la direzione del Dott. Domenico Guarascio, al fine di contrastare le condotte illecite che privano la collettività di beni di proprietà dello Stato, come il pubblico demanio marittimo.

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