Conclusa l’esercitazione “Airsubsarex” a Crotone: Simulato un Incidente Aereo e le Operazioni di Soccorso
Nella mattinata di oggi, le acque di Crotone sono state teatro di un’importante esercitazione di emergenza, denominata “Airsubsarex”, organizzata dalla Direzione marittima di Reggio Calabria. Lo scenario simulato ha visto un aereo precipitato nel mare antistante la costa crotonese, con naufraghi in difficoltà e mezzi di soccorso in azione.
L’operazione ha coinvolto un nutrito dispiegamento di forze, comprendente mezzi aerei e navali della Capitaneria di porto di Crotone, della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. A terra, un robusto dispositivo di emergenza è stato attivato presso le banchine del porto, con un Posto Medico Avanzato allestito dalla Croce Rossa e la partecipazione di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, oltre ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale. Il Servizio Sanitario 118 e la Protezione Civile hanno anch’essi giocato un ruolo cruciale nell’operazione.
Per gestire l’emergenza, la Prefettura di Crotone ha attivato il “Centro di Coordinamento dei Soccorsi” (CCS), una struttura temporanea dedicata a facilitare il raccordo tra le diverse amministrazioni e gli enti coinvolti.
L’esercitazione è iniziata poco dopo le 10:00, quando il Servizio Informazioni Volo dell’Aeroporto di Crotone ha segnalato alla Sala Operativa della Guardia Costiera la mancanza di aggiornamenti di posizione da parte di un volo di linea in fase di avvicinamento all’aeroporto “Sant’Anna”. Questo ha portato all’attivazione del “Piano di Emergenza per il Soccorso ad Aeromobile in mare”.
Coordinata dal 5° M.R.S.C. della Direzione marittima di Reggio Calabria, l’attività ha previsto una simulazione di emergenza e una serie di operazioni di ricerca e salvataggio. I mezzi navali e aerei coinvolti si sono concentrati inizialmente sul recupero dei naufraghi, identificati nei pressi dei relitti del velivolo, per poi estendere la ricerca ai dispersi in un’area di mare compresa tra la foce del Neto e il Porto Nuovo di Crotone.
Durante le operazioni, sono stati recuperati i superstiti, utilizzando manichini e sagome, e successivamente trasferiti al Posto Medico Avanzato, predisposto al Molo Giunti del Porto Nuovo.
L’esercitazione ha rappresentato un’importante occasione per testare il coordinamento tra gli operatori coinvolti e l’efficienza delle Sale Operative, mostrando al contempo le tecniche di intervento in mare e il recupero di naufraghi tramite verricello da un elicottero dei Vigili del Fuoco. I naufraghi sono stati trasbordati sulle Motovedette e successivamente triagiati dal personale sanitario del 118 e della Croce Rossa presso il PMA, dimostrando l’efficacia delle apparecchiature e delle dotazioni tecniche per il soccorso in mare e la gestione delle emergenze sanitarie.

