Cronaca

Attentati agli amministratori locali: Amalia Bruni esorta all’istituzione di un Osservatorio permanente

CATANZARO – 10 LUGLIO 2025. La Calabria, purtroppo, si distingue per un primato particolarmente inquietante: gli attacchi ai pubblici amministratori. Questo fenomeno colpisce al cuore la democrazia e il diritto delle comunità di autodeterminarsi.

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Amalia Bruni, consigliera regionale del Partito Democratico e vice presidente della Commissione consiliare contro la ‘ndrangheta, esamina con preoccupazione i dati del rapporto di Avviso Pubblico. Questo rapporto evidenzia come la Calabria sia in cima alla classifica nazionale per intimidazioni e minacce rivolte a sindaci, assessori e funzionari pubblici.

Negli ultimi 15 anni, in Italia, si sono verificati 844 attentati, di cui 273 solo nel 2023. Calabria, Sicilia, Campania e Puglia condividono questo triste primato, con Cosenza e Reggio Calabria tra le province più colpite.

“Non possiamo restare indifferenti di fronte a questi dati,” afferma Bruni. “Si tratta di attacchi diretti alla democrazia e alle libertà fondamentali. La violenza non può condizionare le libere scelte delle comunità, rappresentando un’offesa alla dignità delle istituzioni e un grave tentativo di minare il principio di rappresentanza.”

Il rapporto evidenzia che nel Sud Italia le minacce più comuni includono lettere anonime, danneggiamenti, intimidazioni verbali e indirette, spesso rivolte anche ai familiari. Questo clima di tensione è alimentato dalla solitudine e dall’isolamento degli amministratori, che divengono terreno fertile per le pressioni criminali.

Bruni esprime vicinanza a sindaci, assessori, dirigenti e funzionari colpiti, ma riconosce che la solidarietà non basta. “È imperativo spezzare il circolo vizioso della solitudine. Troppi amministratori si trovano soli nel fronteggiare decisioni complesse in un contesto ostile. È necessaria una rete di protezione,” sostiene.

Proponendo una sessione dedicata nel prossimo Piano Strategico per la Legalità e l’Antimafia, Bruni sottolinea l’urgenza di istituire un Osservatorio permanente sugli attentati agli amministratori locali. Questo Osservatorio, parte della Commissione anti ‘ndrangheta, dovrebbe non solo monitorare, ma anche supportare concretamente i decisori politici, dando voce a chi denuncia e fornendo strumenti efficaci a chi è esposto a rischi personali.

“Evitiamo che le decisioni politiche e amministrative pesino su una sola persona,” conclude Bruni. “Le scelte devono essere collettive e condivise da tutti i livelli istituzionali. Solitudine e personalizzazione aumentano i rischi, non solo per gli individui coinvolti, ma per la stabilità democratica dell’intero sistema.”

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