
La mostra di Alessandro Russo al Museo delle Arti di Catanzaro si chiude, ma continua a vivere attraverso il prestigioso catalogo di Marco Meneguzzo.
“Oggi, qui al Museo delle Arti, si conclude l’esposizione di Alessandro Russo, ma nello stesso tempo si apre il prestigioso catalogo che stiamo per presentare”, ha dichiarato Luigi Stanizzi, moderatore dell’evento, salutando un pubblico numeroso e qualificato. Alessandro Russo, soddisfatto del successo della mostra, ha condiviso il suo lungo percorso artistico: “Dai temi antropologici dei ritratti e delle allegorie politiche, alle rappresentazioni delle città industriali e portuali. Sebbene i contenuti rimangano costanti, i luoghi e le illusioni cambiano, così come le rovine dell’industrializzazione. Attualmente, il ciclo Recovery Art integra oggetti reali nella pittura, creando un cortocircuito tra realtà e rappresentazione.”

Francesco Brancatella, ex inviato Rai, ha ricordato la sua amicizia con l’artista, descrivendo un’opera che cattura l’essenza del presente attraverso la nostalgia. L’ex allieva Vittoria Camobreco ha sottolineato l’impatto dell’insegnamento di Russo sulla sua formazione artistica, evidenziando come la disciplina possa aprire nuovi mondi e arricchire la quotidianità.
L’assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi, ha presentato il catalogo “Alessandro Russo. Opere 1990–2025”, edito da Dario Cimorelli, definendolo uno strumento di emozione e riflessione, capace di offrire una nuova prospettiva temporale. Marco Meneguzzo, curatore del catalogo e della mostra, ha sottolineato l’importanza dell’esposizione come esperienza visiva temporanea e del libro come condensato della storia di un artista, con cento opere che raccontano trent’anni di evoluzione linguistica e artistica.
Interrogato da Francesco Stanizzi, Meneguzzo ha elogiato il coraggio di Russo nel reinterpretare modelli storici, sottolineando la profondità delle sue opere che invitano a un’esperienza immersiva. Ha richiamato le prime opere legate ai comizi e l’evoluzione verso paesaggi urbani “post-atomici”, esprimendo come l’urgenza dell’arte sia essenziale per un artista.
Il vicepresidente della Provincia di Catanzaro, Francesco Fragomele, ha concluso l’evento, esprimendo orgoglio per l’iniziativa e l’importanza di mantenere alti standard culturali attraverso i musei. Russo, ricordando i musei visitati in tutto il mondo, ha auspicato un continuo impegno della Provincia per la promozione culturale. Tra il pubblico vi erano collezionisti e personalità di spicco, confermando l’importanza dell’evento nel panorama culturale della città.
