
Nota Stampa del Movimento Ambiente e Salute di Crotone: Bonifica della Discarica a Mare di Farina-Trappeto – Chi sta monitorando l’attività in cantiere?
Il Movimento Ambiente e Salute di Crotone esprime nuovamente preoccupazione riguardo alla bonifica della discarica a mare di Farina-Trappeto, avviata recentemente. Questo intervento, atteso da decenni e cruciale per la salute del territorio, viene realizzato senza i necessari controlli indipendenti previsti dalla normativa vigente, mettendo a rischio le minime garanzie ambientali e sanitarie.

La protezione della salute pubblica, tutelata dalla Costituzione, deve tradursi in azioni concrete, trasparenti e condivise. È inaccettabile operare in un’area ambientalmente sensibile senza il coinvolgimento di enti terzi, professionisti del settore medico e cittadini.
Ci chiediamo: chi sta monitorando l’attività in cantiere?
Questa è la questione che poniamo da mesi, ed è diventata di vitale importanza, considerato che l’ASP di Crotone non dispone di alcun ispettore abilitato secondo l’art. 21 della Legge 833/1978. Ciò significa che non esistono figure con poteri di accesso, verbalizzazione, prescrizione e verifica in merito alla tutela della salute nei luoghi di lavoro.
In sostanza, la bonifica è nelle mani di chi la esegue, senza un soggetto terzo che possa vigilare e intervenire quando necessario. È come affidare il controllo a chi è già coinvolto nel processo.
La normativa è chiara: le attività di bonifica in siti contaminati devono essere accompagnate da un piano di monitoraggio ambientale continuo, che prevede la collaborazione di ARPACAL e, in particolare, dell’ASP. Inoltre, la legislazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008, art. 13) assegna all’Azienda Sanitaria Locale la responsabilità principale della vigilanza sanitaria nei cantieri. Tuttavia, a Crotone, questa vigilanza è attualmente assente.
Se da un lato notiamo un tardivo risveglio di alcune autorità locali, come il Generale Errigo, che ha riconosciuto l’assenza di controlli, dall’altro sorprende il silenzio di altre istituzioni che continuano a ritenere “sufficienti” i controlli in atto. Ma quali controlli? E chi li effettua?
Il nostro Movimento denuncia da tempo questa grave mancanza, mentre in Italia si continua a registrare un alto numero di incidenti nei cantieri, con la mancanza di controlli riconosciuta come una delle principali cause.
È fondamentale chiarire che, per quanto concerne la salute umana, animale e alimentare, l’unica istituzione con competenze tecniche adeguate è l’ASP. Non solo medici e infermieri, ma anche veterinari, tecnici della prevenzione, fisici, chimici, biologi e ingegneri sono essenziali in un contesto complesso come quello di una bonifica in un’area SIN.
Per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza dei cittadini, sarebbe stata necessaria la creazione di una squadra tecnica multidisciplinare, composta almeno da sei tecnici della prevenzione, un fisico, un chimico, un biologo e un ingegnere ambientale, tutti nominati con decreto prefettizio ai sensi dell’art. 21 della Legge 833/1978. Solo queste figure possono accedere ai cantieri, documentare irregolarità, imporre prescrizioni e sanzioni e informare la Procura della Repubblica.
Attualmente, l’ASP di Crotone non ha ispettori in servizio con tali requisiti, una situazione inaccettabile, soprattutto considerando che l’ASP è probabilmente l’ente con il maggior numero di dipendenti e competenze specialistiche in provincia. Eppure, in un intervento così delicato, essa è completamente esclusa.
Alla luce di quanto esposto, il Movimento richiede urgentemente interventi specifici da parte delle istituzioni competenti:
- Al Prefetto di Crotone, di attivare con urgenza un tavolo di coordinamento istituzionale, coinvolgendo le autorità sanitarie e ambientali.
- Al Commissario dell’ASP di Crotone, di chiarire pubblicamente la situazione e avviare immediatamente le procedure per ripristinare le figure ispettive mancanti.
- Al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, di intervenire nella sua doppia veste di commissario alla sanità e garante dell’ambiente.
- Al Sindaco di Crotone, di adottare misure concrete per tutelare la salute pubblica e garantire la presenza attiva dell’ASP in cantiere.
La bonifica implica aspetti fondamentali della vita collettiva: ambiente, salute, legalità e lavoro. Senza un controllo serio e indipendente, nessuno di questi aspetti può essere adeguatamente tutelato. Non possiamo più tollerare interventi in un territorio già compromesso senza il presidio dello Stato e senza la presenza di chi deve garantire la sicurezza delle persone, oltre alla buona esecuzione dei lavori.
Movimento Ambiente e Salute di Crotone
