
Partito da Crotone il primo carico di rifiuti pericolosi – Dopo 25 Anni di Attesa
Finalmente si apre un nuovo capitolo per Crotone, con l’inizio della bonifica dell’area industriale, un processo atteso da ben 25 anni. L’operazione, che implica il trattamento e lo smaltimento di rifiuti sia pericolosi che non, è stata affidata a Eni Rewind S.p.A. sotto la supervisione del commissario straordinario Emilio Errigo.

Il piano di bonifica prevede il trasferimento di un totale di 400.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi e 360.000 tonnellate di rifiuti pericolosi. Ad oggi, sono già state rimosse circa 5.000 tonnellate, grazie a 294 viaggi effettuati con mezzi pesanti, di cui le prime 1.570 tonnellate hanno già lasciato il sito.
I rifiuti vengono sistemati in container e trasportati via mare dal porto di Gioia Tauro, sebbene la destinazione finale rimanga poco chiara, con indicazioni generiche su “territorio estero” o “impianti autorizzati”. Il 18 agosto 2025 rappresenta una data storica, segnando l’inizio della fase di trasferimento dei rifiuti pericolosi dal Sito di Interesse Nazionale verso il porto di Gioia Tauro, un passo fondamentale verso lo smaltimento definitivo all’estero.
Il commissario Errigo ha orchestrato l’avvio delle operazioni per rimuovere materiali contaminati che hanno afflitto il territorio costiero di Crotone per decenni. La rimozione di 1.570 tonnellate di rifiuti è solo una parte di un programma più ampio, che prevede la gestione di 360.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e 400.000 tonnellate di materiali non pericolosi.
I rifiuti, custoditi in aree sicure da Eni Rewind, sono stati sottoposti a rigorosi controlli per garantirne la classificazione corretta. Finora, sono stati effettuati 294 viaggi di mezzi pesanti per rimuovere le prime 5.000 tonnellate di rifiuti dalle discariche costiere.
La strategia di trasferimento utilizza il porto di Gioia Tauro come punto centrale per la movimentazione dei rifiuti verso l’estero. Durante la fase iniziale, si prevedono trasferimenti di circa 15 camion al giorno, per un totale di oltre 100 mezzi coinvolti. Ogni movimento è soggetto a controlli ambientali e sanitari, realizzati in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e i tecnici di ARPACAL.
La bonifica è caratterizzata da un sistema di monitoraggio che garantisce la sicurezza durante tutte le fasi del trasferimento. I materiali rimossi sono stati sottoposti ad analisi per assicurare assenza di Tenorm e amianto. I depositi temporanei all’interno dell’area protetta di Eni Rewind sono utilizzati per catalogare i rifiuti prima del loro trasferimento definitivo.
Questa operazione segna l’inizio di un percorso verso il recupero ambientale del territorio crotonese, dopo anni di degrado. La rimozione dei materiali contaminati consentirà un futuro risanamento e una valorizzazione sostenibile delle zone interessate.
Il programma di bonifica prevede che tutte le 500.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi vengano smaltite in discariche al di fuori della Calabria, mentre i rifiuti pericolosi saranno inviati a impianti autorizzati esteri grazie al sistema portuale di Gioia Tauro. La bonifica segna così un nuovo inizio per la comunità di Crotone, con la promessa di restituire aree costiere pulite e sicure dopo oltre venticinque anni di attesa.
