
REGGIO CALABRIA: NOTTE DI VIOLENZA DOMESTICA – MADRE ACCOLTELLATA E COMPAGNA MALMENATA, COINVOLTA ANCHE UNA BIMBA DI 7 MESI. UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Un intervento tempestivo al numero d’emergenza ha consentito di fermare una violenta escalation di follia domestica, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato a Reggio Calabria, prima che potesse trasformarsi in una tragedia.

I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato un uomo disoccupato, con diversi precedenti penali, accusato di aver perpetrato un violento attacco nei confronti della sua ex compagna, della madre e persino della figlia di soli sette mesi.
Le forze dell’ordine, in particolare i militari della Sezione Radiomobile e della Stazione RC-Principale, sono giunte prontamente sul luogo dell’incidente, dove hanno ricostruito una dinamica drammatica. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe aggredito la sua ex compagna con calci e pugni per motivi di poca importanza.
Durante la colluttazione, la figlia di sette mesi è stata accidentalmente colpita alla testa da una sedia, riportando alcuni ematomi. In preda alla furia, l’aggressore ha infine afferrato un coltello da cucina, ferendo la madre al collo e all’anca mentre cercava di placare la situazione. L’arma è stata recuperata e sequestrata.
Le vittime sono state prontamente assistite dal personale sanitario, mentre l’aggressore, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale “G. Panzera” – plesso Arghillà, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria.
Ancora una volta, l’azione rapida dei Carabinieri ha evitato che una situazione di grave pericolo potesse aggravarsi ulteriormente, fornendo assistenza e protezione alle vittime.
L’Arma dei Carabinieri, storicamente vicina ai cittadini, è costantemente impegnata nella prevenzione della violenza domestica. Le Stazioni presenti sul territorio rappresentano un punto di riferimento fondamentale non solo per l’intervento repressivo, ma anche per l’ascolto e la gestione di segnalazioni e denunce, in particolare nei casi più delicati. Si tratta di una rete caratterizzata da professionalità, attenzione e umanità, con l’obiettivo di prevenire tragedie e proteggere le persone vulnerabili.
Il procedimento penale è attualmente nelle fasi preliminari delle indagini e l’individuo è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva.
