Reggio C.: Diritto alla Casa – La Protesta delle Associazioni di Arghillà
Le associazioni “Noi Siamo Arghillà” e “Un Mondo di Mondi” si sono unite per difendere il diritto alla casa delle famiglie del Comparto 6 di Arghillà, soggette a un’ordinanza di sgombero emessa dal Comune di Reggio Calabria. Nonostante queste famiglie abbiano occupato senza titolo gli alloggi, possiedono i requisiti legali per ottenere un’abitazione popolare.
La Costituzione italiana garantisce che i diritti sociali e civili non devono essere negati ai cittadini, anche se colpevoli di reati. Diversi trattati e normative nazionali e internazionali supportano questo principio, inclusi il Patto ONU sui diritti economici, sociali e culturali e varie leggi italiane. Tuttavia, le associazioni denunciano che il Comune non supporta le famiglie in un percorso legale e dignitoso, ma ricorre a metodi coercitivi e intimidatori.
Le famiglie sono sottoposte a pressioni tramite visite settimanali dei Servizi sociali, tagli alle utenze essenziali e denunce penali, senza offrire soluzioni alternative. Questo approccio, pur non violento, rappresenta un sgombero coatto mascherato, che costringe le famiglie ad abbandonare gli alloggi senza una sistemazione alternativa, violando la Costituzione e le leggi vigenti.
Esiste già una soluzione legale, come dimostrato dal Protocollo d’intesa del 2018, che ha garantito la sistemazione di 33 famiglie nell’area dell’ex Polveriera. Le associazioni propongono un processo simile per il Comparto 6, chiedendo una verifica del patrimonio ERP e un’assegnazione equa degli alloggi.
Le associazioni, insieme alle famiglie del Comparto 6, richiedono un incontro urgente con la Prefetta e il Sindaco per discutere una soluzione equa e legale, che rispetti i diritti umani e sociali sanciti dalla legge.

