Salute

Caos all’Azienda Ospedaliera Dulbecco: Sindacati in Rivolta contro Ritardi e Proposte Inaccettabili

Catanzaro – 27 agosto 2025 – La situazione all’Azienda Ospedaliera Universitaria “R. Dulbecco” è esplosiva. I sindacati CGIL, FIALS e Nursind hanno sollevato un grido d’allerta, chiedendo la revoca di una delibera e denunciando una serie di problematiche che mettono a rischio il benessere del personale sanitario.

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In un documento congiunto, i rappresentanti sindacali hanno chiesto l’annullamento della delibera n. 643 del 13 giugno 2025, che avvia le procedure di valutazione degli incarichi di funzione, ritenuta inadeguata e non meritocratica. Critiche anche per la gestione della contrattazione decentrata, con richieste di chiarimenti sui progressi attesi e sull’applicazione di accordi ancora irrisolti.

«C’è bisogno di un cambio di direzione nel rispetto di tutti», affermano i sindacati, sottolineando che la situazione attuale non può più essere tollerata. Le problematiche, dall’assegnazione dei buoni pasto all’inadeguata gestione delle risorse umane, sono solo la punta dell’iceberg.

Particolare attenzione è stata rivolta ai tempi di risoluzione delle questioni legate alle ex fasce, che coinvolgono il 95% dei dipendenti. «Siamo ad agosto e quello che è stato ratificato a dicembre 2024 è ancora lettera morta», lamentano i sindacati, esprimendo preoccupazione per le conseguenze economiche di eventuali ritardi ulteriori.

In aggiunta, la questione della retribuzione per le operazioni di vestizione e svestizione del personale è stata definita cruciale, con richieste di adeguati riconoscimenti economici.

Le critiche non si fermano qui. I sindacati si sono detti scandalizzati per la bozza del regolamento degli incarichi di funzione, che prevede un’assegnazione del 50% del punteggio ai colloqui, rischiando di compromettere la meritocrazia a favore di favoritismi.

«Questi interrogativi devono essere portati a conoscenza di tutti i dipendenti e della cittadinanza», affermano, sottolineando l’importanza di una gestione trasparente e giusta nell’interesse della comunità e del personale che lavora incessantemente per una sanità migliore in Calabria.

Infine, le organizzazioni sindacali concludono che una programmazione adeguata e nuove assunzioni avrebbero potuto prevenire le attuali difficoltà, garantendo così un servizio sanitario di qualità e un ambiente di lavoro più sostenibile per tutti.

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