Ambiente

Catanzaro: Zona Franca per l’ abbandono di rifiuti di ogni genere in Via Lucrezia della Valle

Un’ampia discarica di rifiuti speciali e i frequenti incendi di plastica rappresentano un grave pericolo per la salute pubblica. Negli edifici e nei capannoni di proprietà degli enti locali, ora abbandonati, regnano condizioni deplorevoli, con immondizia e ratti che infestano l’area. Il capoluogo della Calabria non può essere ridotto a tale situazione: residenti e commercianti denunciano l’inerzia delle autorità competenti.

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Nel cuore dell’economia catanzarese, lungo via Lucrezia della Valle, si trova una vasta discarica abusiva che attende di essere “scoperta”. Si possono trovare barre di metallo, plastica, batterie esauste, pneumatici, cavi elettrici, parti di motori e pezzi di carrozzeria, un vero e proprio accumulo di rifiuti speciali. Questo scempio inquina il territorio da anni, espandendosi giorno dopo giorno senza che nessuno intervenga. Residenti e operatori economici, esasperati, non possono tollerare un simile degrado. Inoltre, segnalano la continua combustione di materiale plastico, con un gravissimo rischio per la salute pubblica. “Cosa si aspetta per intervenire?”, chiede con irritazione e sconforto una commerciante della zona, sostenuta da diverse famiglie residenti nelle vicinanze.

La domanda resta: quando interverranno le autorità competenti? L’area è caratterizzata da vaste strutture di uffici e depositi pubblici abbandonati, che si estendono per migliaia di metri quadrati in uno stato di totale degrado, con finestre divelte e porte sfondate. L’immondizia è ovunque, creando un habitat ideale per i ratti che ormai infestano l’intero quartiere. Scendendo da via Lucrezia della Valle, sul lato opposto al distributore di carburanti, si trova questa enorme “zona franca” in attesa di un intervento di bonifica. Si auspica che si possa ridare vita a questi uffici e capannoni pubblici, ridotti a uno stato pietoso, che evocano l’immagine di una zona di guerra.

Questa situazione è particolarmente inaccettabile, considerando la vicinanza a un centro commerciale, “Le Aquile”, e a civili abitazioni, negozi di lusso, grandi aziende e uffici direzionali. Non è tollerabile che tutto questo accada nel capoluogo della Calabria, e non può continuare a passare inosservato, come è successo per troppo tempo. I cittadini semplicemente richiedono un livello minimo di civiltà e pulizia, per poter vivere serenamente con le loro famiglie.

Fonte Francesca Stanizzi

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