Politica

Crisi Politica a Cutro: Un’Era di Dimissioni

La crisi politica del Comune di Cutro è esplosa in modo clamoroso il 18 luglio 2025, quando la consigliera Sara Brugnano ha rassegnato le dimissioni, dando inizio a un esodo che ha coinvolto diversi membri dell’amministrazione guidata da Antonio Ceraso. Il 7 agosto, è stata la volta di Chiarella Muto, seguita da una serie di dimissioni da parte di figure chiave come l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Andreoli, l’assessore al Bilancio, Maria Teresa Stirparo, e il presidente del Consiglio, Piero Lorenzano.

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Il colpo decisivo è arrivato il 14 agosto, con le dimissioni simultanee dei consiglieri Damiano Aiello, Elisa Parrotta e Pietro Le Piane. Questo ha portato il totale dei dimissionari a nove su sedici, creando una situazione in cui il quorum necessario per le sedute consiliari non può più essere raggiunto.

Un’Amministrazione Senza Opposizione

La crisi è ulteriormente complicata dalla peculiarità della situazione politica a Cutro, dove alle elezioni comunali del 2022 si era presentata una sola lista, “Gente per Cutro”, il che ha portato all’elezione automatica di tutti i candidati. Sebbene il consiglio comunale apparisse inizialmente compatto, la mancanza di una vera opposizione democratica ha reso impossibile qualsiasi tentativo di riequilibrare le forze all’interno dell’amministrazione.

Con i consiglieri dimissionari, non ci sono possibilità di surroga, accelerando inevitabilmente verso lo scioglimento dell’assemblea.

Verso il Commissariamento

Attualmente, il Comune di Cutro conta solo sette consiglieri in carica, al di sotto della soglia minima necessaria per il funzionamento democratico delle istituzioni locali. La Prefettura di Crotone è attesa a formalizzare il provvedimento di scioglimento anticipato del Consiglio comunale e a nominare un commissario prefettizio per gestire l’ente.

Questo epilogo segna il fallimento di un esperimento politico che, a partire dal 2022, aveva visto l’elezione di un’amministrazione priva di opposizione, incapace di mantenere la coesione interna necessaria per governare efficacemente. La crisi, iniziata con tensioni interne già dalla fine del 2023, si è trasformata in un vero e proprio “terremoto istituzionale”.

Il commissariamento garantirà la continuità amministrativa fino alle prossime elezioni, ma rappresenta anche una battuta d’arresto significativa per la democrazia locale a Cutro, privando i cittadini della rappresentanza politica che avevano scelto solo tre anni fa.

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