Cronaca

Incendio Devastante in un Impianto di Trattamento Rifiuti a Lamezia Terme

Un grave incendio ha colpito un impianto di trattamento rifiuti a Lamezia Terme nel pomeriggio del 13 luglio 2025, generando una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. L’incidente ha interessato l’azienda Ecologia Oggi, ubicata in località Palazzo-Rotoli-Frasso lungo la Statale 280. Fortunatamente, non si segnalano vittime, ma l’evento ha sollevato allarmi ambientali e richiesto massicci interventi di emergenza.

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Dinamica dell’incendio

Le fiamme sono divampate nel primo pomeriggio tra i cumuli di rifiuti stoccati nel piazzale esterno dell’impianto, propagandosi successivamente a un capannone interno. La colonna di fumo nero, visibile dalla Statale 280 e dai comuni vicini, ha evidenziato l’intensità del rogo. Le prime indagini suggeriscono che l’incendio potrebbe essere originato da una discarica abusiva adiacente all’azienda.

Interventi di emergenza

Oltre 20 unità dei Vigili del Fuoco, con 7 automezzi, tra cui squadre provenienti da Lamezia e Catanzaro, sono state mobilitate per domare le fiamme, coordinate dall’ispettore Massimo Conforti. Presenti anche Carabinieri, Polizia e Polizia Locale per gestire la sicurezza e ricostruire la dinamica dell’evento. La Protezione Civile ha invitato i residenti a rimanere in casa con le finestre chiuse per evitare l’esposizione a fumi potenzialmente tossici.

Conseguenze e indagini

Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’area sono proseguite fino al completo spegnimento dell’incendio. Le autorità mantengono aperte tutte le ipotesi sulle cause, inclusa la possibilità di attività illegali nella gestione dei rifiuti. Nonostante l’allerta, il Comune non ha emesso provvedimenti ufficiali.

Amalia Bruni, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, ha espresso la sua preoccupazione per l’evento. “L’incendio rappresenta una forte preoccupazione non solo per l’impatto ambientale, ma anche per il contesto delicato in cui si inserisce. È fondamentale rafforzare la prevenzione e la sicurezza nelle aree industriali calabresi,” ha dichiarato Bruni.

Ha aggiunto che la nube tossica generata dall’incendio richiede un monitoraggio continuo dell’aria da parte di Arpacal, sottolineando l’importanza di garantire la salute dei cittadini e la tutela del territorio. Bruni ha inoltre evidenziato la necessità di potenziare la videosorveglianza nell’area industriale per prevenire futuri episodi, richiamando alla responsabilità di tutti gli organi dello Stato per garantire legalità e trasparenza nei processi legati al ciclo dei rifiuti.

“Solo investendo in tecnologie di controllo e sostenendo le aziende oneste potremo difendere l’ambiente e proteggere il futuro industriale della Calabria,” ha concluso Bruni.

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