Cronaca

Maltrattamenti in Famiglia e Atti Persecutori: Tre Provvedimenti di Sorveglianza Speciale da Parte del Tribunale di Catanzaro

Il 20 giugno 2025, il Tribunale di Catanzaro ha emesso tre misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, accogliendo le proposte avanzate dal Questore di Catanzaro. Questi provvedimenti sono stati resi possibili grazie a un’attenta attività istruttoria condotta dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, che ha permesso di esaminare la condotta violenta e la pericolosità sociale dei tre individui coinvolti, accusati di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di familiari, conviventi ed ex conviventi.

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Le tre misure, di durata triennale, sono state emesse dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro. Di queste, due riguardano comportamenti di maltrattamenti in famiglia, mentre una è relativa a atti persecutori. Gli interessati sono tenuti a rispettare una serie di obblighi e divieti stabiliti dalla norma, tra cui il divieto di avvicinamento alle vittime e ai luoghi da esse frequentati, nonché il divieto di comunicazione con le stesse attraverso qualsiasi mezzo, inclusi quelli postali, telefonici e telematici.

Inoltre, sono stati ritirati i documenti di identità validi per l’espatrio, in conformità con la normativa vigente.

La misura di Sorveglianza Speciale per atti persecutori è stata adottata nei confronti di un 59enne di Lamezia Terme, con precedenti penali. Nonostante fosse già sottoposto a divieto di avvicinamento alle vittime per stalking e lesioni aggravate, egli ha continuato a perpetrare comportamenti molesti, inclusi vessazioni, minacce gravi, ingiurie e violenze fisiche.

Le due misure relative ai maltrattamenti in famiglia riguardano un 50enne di Lamezia Terme e un 45enne di Belcastro. Nel primo caso, il Tribunale ha evidenziato una condotta violenta protrattasi per oltre 15 anni, prima nei confronti della moglie e del figlio minore, e successivamente nei confronti della compagna e del loro figlio. Nonostante precedenti misure di divieto di avvicinamento, l’uomo ha continuato a manifestare comportamenti aggressivi e vessatori.

Il secondo caso concerne un 45enne con precedenti penali, il quale ha iniziato a maltrattare la moglie dopo la nascita del terzo figlio, esibendo comportamenti violenti e aggressioni verbali, anche di fronte ai bambini. Le sue condotte sono proseguite nonostante un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Catanzaro che lo aveva sottoposto a arresti domiciliari nel gennaio 2024.

La legislazione italiana, attraverso la legge “Codice Rosso”, ha introdotto strumenti di prevenzione e misure di protezione, consentendo al Questore, in qualità di Autorità di Pubblica Sicurezza, di valutare la pericolosità sociale dei soggetti maltrattanti. In caso di reiterazione delle condotte violente, il Questore ha la facoltà di proporre al Tribunale l’applicazione di misure più severe, come la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

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