Cronaca

Operazione di Alta Rilevanza della Polizia Penitenziaria a Paola: Sequestrati Cellulari, Caricabatterie e Armi Artigianali a Detenuti Italiani e Stranieri

Nella mattinata di ieri, presso la Casa Circondariale di Paola, è stata condotta una perquisizione straordinaria di grande portata, coinvolgendo oltre 60 agenti della Polizia Penitenziaria in un’azione coordinata e ad alto impatto. La notizia è stata riportata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE).

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“Durante l’operazione”, ha dichiarato Salvatore Panaro, vicesegretario regionale per la Calabria del SAPPE, “sono stati rinvenuti 5 telefoni cellulari, numerosi cavi USB, caricabatterie, armi rudimentali e altri strumenti potenzialmente pericolosi, tutto materiale illecito in possesso di diversi detenuti, sia italiani che stranieri. Questo intervento rappresenta un duro colpo all’illegalità e un chiaro segnale: lo Stato non si ritira”.

Il successo dell’operazione è stato possibile anche grazie al supporto di personale della Polizia Penitenziaria proveniente da altre strutture, che ha collaborato con competenza e determinazione con i colleghi di Paola. “Il SAPPE esprime orgoglio e riconoscenza per l’efficacia dell’operazione, sottolineando che, nonostante la grave carenza di organico, la Polizia Penitenziaria continua a garantire ordine, sicurezza e legalità”, ha aggiunto Panaro. Il sindacato ha denunciato con fermezza la situazione di sotto-organico dell’istituto di Paola, richiedendo con urgenza al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria l’assegnazione stabile di nuovo personale. “Non possiamo continuare a garantire la sicurezza in queste condizioni: servono rinforzi immediati. Chi lavora quotidianamente affrontando enormi difficoltà merita rispetto, risorse e tutele”, ha concluso Panaro.

Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha rinnovato al DAP la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria, evidenziando la necessità di fornire al personale strumenti di tutela non letali, come i flash ball e i bola wrap. Il primo è un fucile che spara proiettili di gomma, già in dotazione alla Polizia Penitenziaria francese, mentre il secondo è un’arma di difesa che lancia lacci per immobilizzare i detenuti violenti, già utilizzata da alcune forze di polizia in città italiane. Capece ha sottolineato l’importanza centrale dei Baschi Azzurri nel sistema di sicurezza del Paese: “Il Corpo di Polizia Penitenziaria non solo funge da baluardo contro la criminalità, ma possiede anche le capacità e le risorse per intensificare l’impegno nella lotta contro il crimine, sia all’interno che all’esterno delle carceri”, con particolare riferimento all’ampio settore dell’area penale esterna in Basilicata, che coinvolge quasi mille persone. “Non lasciate soli gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”, ha concluso Capece: “Servono regole rigorose per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero una tolleranza zero verso i detenuti violenti che credono di poter continuare a delinquere in totale impunità! È necessaria una presenza forte e chiara dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.

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