OPERAZIONE NEW AGE: ARRESTATE NUOVE LEVE DEDITE ALLO SPACCIO DI STUPEFACENTI A TAURIANOVA E CITTANOVA
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, a Taurianova e Cittanova, i Carabinieri del Comando
Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di
Palmi, diretta dal Dott. Emanuele Crescenti, nell’ambito dell’operazione denominata “New Age”,
hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dall’ Ufficio del
G.I.P. di Palmi nei confronti di 13 persone ritenute responsabili – di associazione finalizzata alla
produzione e al traffico di sostanze stupefacenti.
L’odierna operazione, giunge ad esito di un’attenta attività investigativa condotta dai militari dell’Arma
dal gennaio 2020, che ha consentito di acclarare la presenza di un articolato giro di spaccio, al centro del
quale è stata riscontrata l’operatività di alcuni soggetti risultati, punto di riferimento di numerosi
consumatori di sostanza stupefacente del comune di Taurianova, oltre che di alcuni comuni limitrofi.
In particolare, le attività investigative sono state avviate a seguito dell’arresto in flagranza eseguito dai
Carabinieri della Stazione di Cittanova, di uno degli odierni destinatari del provvedimento, per
detenzione ai fini di spaccio, poichè trovato in possesso di quasi 8.000 dosi di marijuana pronte ad
essere vendute. Nella circostanza, ad esito della perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo,
erano state rinvenute diverse buste con le infiorescenze di marijuana, nascoste all’interno del
doppiofondo ricavato in uno degli armadi della camera da letto, che se immesse sul mercato, avrebbero
garantito proventi per oltre 7.000 Euro.
Fondamentale si è rilevata, a partire da questo evento, l’attività info – operativa, avviata dai militari
dell’Arma che ha permesso di analizzare i profili dei contatti dell’arrestato, e di risalire alla ramificata
rete di distribuzione e dei canali di approvvigionamento dello stupefacente, identificando le nuove leve
dello spaccio di droga in soggetti, per la maggior parte di età non superiore ai 30 anni, resisi responsabili
delle condotte illecite quali l’offerta, la cessione, il trasporto, la vendita e la coltivazione oltre che del
consumo dello stupefacente.
Il controllo incrociato dei dati emersi dalle verifiche effettuate ha infine consentito di ricostruire le
circostanze del fatto e le condotte criminose degli indagati in circa una cinquantina di eventi delittuosi,
sia sul territorio nazionale che all’estero, sintomatiche della sussistenza di una forte rete relazionale.
In particolare, determinanti in merito alla considerazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza
a carico degli arrestati, si sono rivelati i numerosi recuperi effettuati nel corso nell’intera attività
investigativa, di varie sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana.
In tale quadro, si annovera, in particolare, il rinvenimento di due piantagioni di canapa indiana, di cui
una scorta nel solaio della casa di uno dei soggetti arrestati mentre l’altra all’interno di un appartamento
occupato abusivamente di un palazzo sito nel centro storico di Cittanova. Nello specifico, è stato
appurato come gli indagati avessero meticolosamente allestito degli impianti idroponici, completi di
sistemi di riscaldamento, ventilazione e illuminazione a lampade UV, destinati alla gestione di varie
colture di canapa indiana, differenziate per il potenziale tossicomanigeno. Lo stupefacente, lavorato in
dosi, avrebbe permesso agli indagati di ricavare guadagni non inferiore a 50.000 Euro.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive
determinazioni in fase dibattimentale.