Cultura

Rinasce un Bene Confiscato: Il Progetto “Trame di Rinascita” a Crotone

Il Comune di Crotone ha approvato il progetto “Trame di Rinascita – Ago e Filo nel Tempo”, presentato dall’Associazione di Promozione Sociale Multitracce. Questa iniziativa segna un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata, poiché prevede l’utilizzo di un bene confiscato, trasferito al patrimonio pubblico dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) per scopi sociali.

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L’assessore Filly Pollinzi, responsabile per i Beni Confiscati, ha comunicato che l’immobile, situato in viale Magna Graecia e con una superficie di 164 mq, è stato assegnato tramite determina dirigenziale, a seguito di un avviso pubblico.

Questo utilizzo del bene permetterà, una volta completati i necessari interventi di manutenzione e arredamento da parte dell’associazione, di restituire alla comunità un luogo sottratto a attività illecite, destinato a scopi di significativa valenza sociale.

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L’obiettivo del progetto è trasformare questo spazio in un presidio sociale, in grado di rispondere alle esigenze di donne in situazioni di vulnerabilità, come precarietà economica, isolamento, disoccupazione, violenza domestica e discriminazione.

L’iniziativa prevede la creazione di un laboratorio permanente di cucito e artigianato tessile, concepito come un ambiente creativo e formativo, volto a promuovere autonomia, competenze e inclusione.

La proposta dell’associazione si basa sull’esperienza pregressa del progetto “Ago e Filo nel Tempo”, guidato dal maestro Piero Cuomo. Attraverso attività settimanali, cicli formativi e mostre aperte al pubblico, il progetto mira a:

  • Valorizzare il sapere artigianale femminile, recuperando tecniche tradizionali locali e integrandole con approcci contemporanei al design e alla sartoria.
  • Favorire l’inclusione sociale delle donne vulnerabili, offrendo uno spazio sicuro e accogliente, con percorsi narrativi e gruppi di ascolto guidati da professionisti.
  • Costruire legami solidali tra generazioni e culture, attraverso attività intergenerazionali e interculturali che utilizzano l’artigianato come linguaggio comune.
  • Sviluppare competenze professionali, accompagnando le partecipanti nella creazione di manufatti vendibili e in percorsi di lavoro sostenibile nel settore tessile.

Le attività saranno organizzate in moduli settimanali e cicli tematici, utilizzando metodologie laboratoriali e formative.

L’assessore Pollinzi ha dichiarato: «Questa iniziativa ha una duplice valenza: da un lato, un bene sottratto alla criminalità organizzata torna alla collettività, diventando un luogo di crescita e opportunità. Dall’altro, coinvolgerà donne in situazioni di fragilità, che necessitano di fatti concreti. Sostenere la loro autonomia e creatività significa costruire una comunità più giusta e sicura.

Una volta che l’immobile sarà riqualificato e arredato, inaugureremo le attività alla presenza delle istituzioni, rimarcando l’impegno della Città nella lotta contro le mafie e l’affermazione della legalità. Questo risultato qualifica l’azione dell’amministrazione comunale e desidero ringraziare il dirigente Anania e i funzionari coinvolti, così come l’associazione Multitracce per il progetto che, sono certa, diventerà un ulteriore tassello nella promozione dei diritti delle donne.»