Trame 14: Sei Giorni di Memoria e Impegno Civile a Lamezia Terme
Un Bilancio Positivo per la XIV Edizione del Festival dei Libri sulle Mafie
Lamezia Terme, 23 giugno 2025 – Si è conclusa ieri la XIV edizione di Trame, il Festival dei Libri sulle Mafie, caratterizzata da un forte messaggio di pace, in risposta agli eventi che attualmente stanno sconvolgendo gli equilibri mondiali.
Dal 17 al 22 giugno, il tema “Liberi Liberi” ha ispirato il programma di Trame14, dedicato quest’anno a Giancarlo Siani e Francesco Ferlaino, rispettivamente nel 40° e 50° anniversario della loro tragica scomparsa. Questo evento ha ribadito l’importanza della memoria come strumento di giustizia e legalità.
“Un grande successo. La costante crescita del festival mi rende particolarmente orgoglioso. Trame si conferma ancora una volta un patrimonio della città. La cultura, i libri e l’informazione sono essenziali per comprendere la realtà e migliorarla. Affrontare il tema delle mafie e delle loro connivenze è fondamentale per rendere il nostro Paese un luogo migliore,” ha dichiarato Giovanni Tizian, direttore artistico del festival, tracciando un bilancio entusiasta.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento relatori, tra cui magistrati, scrittori, giornalisti, attivisti, studiosi e rappresentanti istituzionali. Sono stati organizzati più di settanta incontri, che hanno compreso dibattiti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli, concerti e proiezioni.
Durante le sei giornate, i luoghi del festival, sia tradizionali che quelli di #trameincittà, hanno accolto un’affluenza straordinaria, con migliaia di visitatori e una significativa presenza online, raggiungendo un milione di visualizzazioni sui canali ufficiali e oltre seicento post pubblicati.
I temi trattati sono stati vari e approfonditi: dalla figura di Siani al tema dell’accoglienza, dalla questione carceraria al narcotraffico, dal tifo estremo alle trasformazioni della ndrangheta, dai romanzi noir all’antimafia giovanile, dalla finanza etica alle ecomafie. Le testimonianze di imprenditori che denunciano le mafie e dei giornalisti minacciati, insieme a questioni di sanità e politica locale, sono state raccontate attraverso oltre trenta libri presentati.
Tra le proiezioni di Trame14, si sono distinti “Cutro, Calabria, Italia” del regista Mimmo Calopresti, il docufilm “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” di Attilio Bolzoni e Giorgia Furlan, e l’inchiesta “Aemilia 220”, coproduzione Rai Fiction, con le voci narranti di Paolo Bonacini e Giovanni Tizian. Inoltre, è stata presentata in anteprima il film-documentario “Medma non si piega” su Peppe Valarioti, scritto e diretto da Gianluca Palma.
Tre mostre hanno arricchito il festival: una fotografica dedicata ad Andy Rocchelli, una fumettistica su Giancarlo Siani e l’installazione artistica “L’ombra del pizzo” di Grazia Resta.
Settanta volontari, di età compresa tra 16 e 35 anni e provenienti da tutta la regione, hanno contribuito in modo significativo all’organizzazione e alla narrazione dell’evento.
Per il secondo anno consecutivo, si è rinnovata la collaborazione con il Quotidiano del Sud, che ha permesso ai giovani della redazione di scrivere articoli quotidiani per il giornale.
Trame 14 è stato promosso dalla Fondazione Trame ETS e dall’ALA Associazione Antiracket Lamezia Onlus, finanziato con risorse PAC 2014/2020 grazie all’Avviso Pubblico della Regione Calabria per il finanziamento di eventi di grande interesse turistico nel 2025, e patrocinato da importanti enti come la Camera dei Deputati, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Cultura, tra gli altri. Il festival ha ricevuto il sostegno di Eni, PagoPA e numerosi partner, tra cui Fondazione Carical, Spicgil e Legambiente.
“È stata un’edizione straordinaria,” ha commentato Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame ETS. “Il primo ringraziamento va alla città, per la sua meravigliosa partecipazione e l’affetto dimostrato. Un ringraziamento speciale va a Armando Caputo e a tutti coloro che hanno reso possibile la prima edizione quattordici anni fa. Senza di loro, non saremmo qui oggi. Infine, un immenso grazie allo staff di Trame e ai volontari, che continuano a crescere e a sentirsi parte attiva del festival.”
“Quest’anno abbiamo voluto anche rendere omaggio a Corrado Alvaro, a centotrenta anni dalla sua nascita, ricordando il suo monito: ‘La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile’. Questa frase guida il nostro operato quotidiano. Abbiamo voluto che la parola ‘pace’ risuonasse ogni sera sul palco principale del festival, consapevoli delle sfide e delle tragedie attuali,” ha concluso Iovene.

