
Crotone e provincia: 6 mesi dopo il lancio, il servizio di Housing Sociale ha raggiunto risultati significativi
Le strutture distribuite sul territorio sono pienamente operative e accolgono donne, minori, uomini e famiglie che aspirano a costruire un futuro migliore. L’annuncio arriva dall’assessore alle Politiche Sociali, Filly Pollinzi.
Il progetto, finanziato attraverso il PNRR, è guidato dal Comune di Crotone, capofila di una rete che include i distretti Socio-Assistenziali di Cirò Marina, Mesoraca e San Giovanni in Fiore. In collaborazione con Kairos Impresa Sociale, l’OdV “I Giovani della Carità”, l’Associazione C.A.S.T., la Misericordia di Cutro, la ProLoco di Mesoraca e l’Arci Djiguiya di Crotone, il programma si propone di affrontare le esigenze abitative delle fasce più vulnerabili.
Le quattro strutture dedicate all’Housing Sociale si trovano a Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cirò Marina, e attualmente ospitano persone in condizioni di grave vulnerabilità: senza tetto, vittime di violenze domestiche, persone a rischio di re-trafficking, ex-detenuti e famiglie in difficoltà economica.
Oltre a un alloggio sicuro, gli ospiti ricevono supporto attraverso una gamma di servizi: assistenza sociale, psicologica, legale, economica, sanitaria e lavorativa. Alcuni residenti hanno già trovato lavoro nei settori agricolo, della ristorazione e dei servizi, mentre altri stanno partecipando a tirocini formativi.
I minori accolti sono stati regolarmente iscritti ai percorsi scolastici per il nuovo anno e hanno partecipato ad attività estive. Ogni persona è stata inserita nel Sistema Sanitario con piani terapeutici personalizzati, con un focus particolare sul supporto psicologico per coloro che hanno vissuto esperienze traumatiche.
Un elemento cruciale è il supporto legale e burocratico, fondamentale per la regolarizzazione degli ospiti e per affrontare questioni legate alla residenza, al ricongiungimento familiare e a violazioni subite. Nelle strutture, un’équipe multidisciplinare composta da assistenti sociali, psicologi, esperti legali, educatori e mediatori culturali lavora quotidianamente per garantire un intervento efficace.
“Ogni persona ha un piano personalizzato, che rivediamo costantemente per adattarlo ai progressi e alle nuove esigenze,” spiega la coordinatrice del progetto, Francesca Zimatore. “Non offriamo solo un tetto, ma costruiamo ponti verso l’autonomia e la dignità.”
Il successo di questo progetto è il frutto di una stretta collaborazione tra istituzioni pubbliche e terzo settore, con l’obiettivo di massimizzare le autonomie abitative e consolidare gli inserimenti lavorativi. Il modello crotonese si sta affermando come un esempio virtuoso e integrato.
“Stiamo offrendo risposte concrete a chi si trova in situazioni di estrema vulnerabilità,” afferma l’assessore Pollinzi. “Le nostre strutture accolgono donne, uomini, minori e famiglie che stanno ricostruendo un futuro dignitoso. Questo non è solo un impegno amministrativo, ma un vero e proprio investimento umano e sociale che restituisce dignità e speranza. Continueremo su questa strada, certi che il diritto a una vita dignitosa debba essere garantito a tutti.”