L’eccellenza dell’arte orafa di Michele Affidato al Premio Tenco 2025
Il Premio Tenco 2025, un evento di riferimento per la canzone d’autore, celebra l’incontro tra la musica e l’arte orafa italiana. Quest’anno, il maestro orafo Michele Affidato ha realizzato dei raffinati bassorilievi in argento, che rappresentano il simbolo ufficiale del Club Tenco. Questo prestigioso riconoscimento viene conferito a quegli artisti che hanno avuto un impatto significativo sulla storia della canzone d’autore a livello mondiale.
La Rassegna della Canzone d’Autore, che si svolge nel rinomato Teatro Ariston di Sanremo, si conferma anche nel 2025 come uno dei principali eventi musicali in Europa. Fondata nel 1974, la manifestazione è un punto d’incontro tra artisti, autori e operatori culturali, unendo diverse sensibilità e linguaggi attraverso la parola e la melodia.
Quest’anno, il Direttivo del Club Tenco ha deciso di assegnare il Premio Tenco alla carriera a cinque artisti di spicco: Baustelle, Goran Bregović, Ricky Gianco, Daniele Silvestri e Tosca. Ognuno di loro, con il proprio percorso, ha saputo dare voce e profondità alla canzone d’autore contemporanea.
Durante le prime due serate della rassegna, le targhe “Tenco 2025”, anch’esse realizzate da Affidato, sono state consegnate ai migliori album di canzone d’autore pubblicati nell’ultimo anno. Tra i vincitori si distingue Lucio Corsi, il cui album “Volevo essere un duro” ha ricevuto il riconoscimento come miglior album e miglior canzone singola. Sono stati premiati anche La Niña, Anna Castiglia, Ginevra Di Marco e Caroline Pagani, a testimonianza della vivacità di una scena musicale italiana in continua evoluzione.
Il bassorilievo in argento, creato con abilità e passione, simboleggia la connessione tra l’arte orafa e la musica, due forme espressive unite dalla volontà di preservare la memoria e di trasmettere emozioni. Michele Affidato ha commentato: “Il Premio Tenco è una celebrazione della parola e della melodia, un tributo all’anima di chi scrive canzoni destinate a durare nel tempo. Realizzare bassorilievi per questa manifestazione significa contribuire a una storia che appartiene alla cultura del nostro Paese. L’arte orafa, come la musica, è un modo per raccontare emozioni e dare forma alla bellezza, custodendo la memoria artistica di un’epoca.”

